Due anni dopo il sequestro di circa 23.000 monete antiche e 195 reperti archeologici a bordo di una nave provenienti da Alessandria d’Egitto, gli inquirenti hanno chiuso le indagini intorno ad un vasto traffico di reperti archeologici verso l’Italia.
Due anni dopo il sequestro di circa 23.000 monete antiche e 195 reperti archeologici a bordo di una nave provenienti da Alessandria d’Egitto- tra cui maschere funerarie in oro, diverse anfore e un sarcofago – avvenuto nel porto di Salerno, gli inquirenti hanno chiuso le indagini intorno ad un vasto traffico di reperti archeologici verso l’Italia. Il procuratore generale egiziano, Ahmed Sadek, ha emesso un ordine di arresto internazionale per l’ex console onorario d’Italia a Luxor, L. O. S.
L’ex console, a conclusione del proprio mandato, non ha più avuto rapporti con la diplomazia italiana. Nell’ambito della stessa inchiesta sono stati arrestati alcuni funzionari egiziani ed è stata perquisita l’abitazione al Cairo del vecchio console. Esperti egiziani hanno identificato i reperti. Provengono da scavi clandestini nella regione di Minya, 250 chilometri a sud del Cairo, dove sono situate catacombe risalenti al tardo periodo faraonico, dal 664 al 332 avanti Cristo. Quest’area ha subito diversi saccheggi dal 2011.
Articolo pubblicato il giorno 17 Settembre 2019 - 15:43