Aggressione e minacce di morte a una coppia omosessuale mentre trascorreva la serata in un locale della movida di Sassari. A denunciare il fatto Simone Sanna, membro del direttivo del Movimento Omosessuale Sardo (Mos), che a sua volta racconta come sono andati i fatti: i due hanno ricevuto “minacce a sfondo omofobico”. Diversa la versione del titolare del locale, l’Enjoy, secondo il quale “non c’è stata alcuna aggressione fisica”. Il Movimento Omosessuale Sardo riferisce che Simone Sanna era all’Enjoy con il suo compagno e si stava “scambiando un bacio d’affetto” quando un ragazzo si è avvicinato intimandogli di andarsene: “‘andate fuori a fare queste cose che alla mia ragazza fate schifo'”, ha detto. Ma “al secondo contatto, sostenuto anche da un amico, tutto precipita. ‘Io non ho niente contro i froci ma dovete andarvene altrimenti vi taglio la gola’ e lancia il drink contro il compagno di Simone”. “Vana – secondo il Mos – la richiesta di intervento al personale del locale, alla proprietaria, presente dietro il bancone del bar, e agli uomini della sicurezza che hanno invitato i due a lasciar perdere, ‘fregatene, cosa ci vuoi fare'”. Per il Mos “è inaccettabile che in un locale considerato friendly e dove buona parte della clientela è lgbt, siano giustificati atteggiamenti omofobici e si permetta a qualcuno di minacciare altri clienti solo perché non nascondono la propria omosessualità”. Contattato il proprietario del locale, l’associazione si è sentita rispondere che “bisogna avere rispetto dell’altra gente. Io sono del parere che queste cose davanti a gente che non conosci non si fanno”. ”Queste cose”, evidenzia il Mos “sarebbero un semplice gesto d’affetto e, ovviamente, sono riferite solo a gay e lesbiche e non alle tante coppie etero che si baciavano tranquillamente nel locale”. Le reazioni omofobiche, continua il Mos “purtroppo esistono, ma vanno circoscritte e censurate e non ‘giustificate’ dalla presenza di un bacio gay”. Su facebook il titolare del locale, Marcello Mannu, pubblica un lungo post dando la sua versione. “I due ragazzi, sono rimasti seduti vicino a me nel privé, sino all’orario di chiusura, senza segnalarmi nulla. Se fossi venuto a conoscenza di ciò, avrei come minimo fatto allontanare tale ignorante dal locale, tutt’ora non mi son state segnalate neanche le generalità”, scrive. “Di tutto ciò ne siamo venuti a conoscenza (come voi) da un post su Facebook diffamante contro il locale e non contro l’ignorante che ha minacciato il ragazzo”, aggiunge. “La mia storia Instagram – aggiunge , probabilmente è stata interpretata male, perché era riferita a delle parole che mi son state dette durante i mille messaggi che ho ricevuto, dove mi è stato scritto che i due soggetti in questione non si stavano semplicemente baciando, ma avevano comportamenti molto più spinti, dunque il mio era un invito al sapersi comportare in discoteca, a prescindere dalla sessualità!”. Poi: “Forse molti non sanno che il locale é gestito da una coppia omosessuale e di certo non omofoba” e “chi ci conosce, sa che non siamo un locale omofobo o razzista. Speriamo che chi realmente ci conosce, possa condividere con noi l’hashtag #Ioconoscolenjoy”.
Articolo pubblicato il giorno 30 Settembre 2019 - 20:36
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