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Terra dei Fuochi, il ministro Costa: “Zero collaborazione da Salvini, approccio diverso nel nuovo governo. Colpire gli interessi economici legati ai roghi. Priorità al decreto Terra Mia”

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Esprimiamo massima solidarietà a Pino Grazioli per la vergognosa aggressione subita nella notte tra giovedì e venerdì. Pino era al lavoro per documentare uno sversamento abusivo nei pressi del depuratore di Marcianise quando è stato aggredito dagli avvelenatori che, sorpresi, lo hanno violentemente malmenato. Evidentemente la sua attività giornalistica quotidiana nella Terra dei Fuochi sta infastidendo i delinquenti che, da anni, avvelenano i territori, provocando gravi patologie nella popolazione. Gli auguriamo di rimettersi quanto prima e di riprendere le battaglie per la legalità che ci vedono al suo fianco”. Lo affermano il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e il conduttore de “La Radiazza” su Radio Marte Gianni Simioli. Sul tema della Terra dei Fuochi è intervenuto in trasmissione il ministro dell’Ambiente Sergio Costa: “Con la Lega abbiamo avuto idee diverse sulla tutela ambientale, con Pd e Leu abbiamo stilato un programma che mette l’ambiente al centro. Ho incontrato grandi difficoltà nell’ottenere attenzione da Salvini sul tema della Terra dei Fuochi durante la sua esperienza di ministro dell’Interno. Nel nuovo ministro Lamorgese ho riscontrato un approccio totalmente diverso, mi ha dato la sua disponibilità a collaborare per contrastare il fenomeno. Purtroppo intorno ai roghi tossici c’è un giro di affari milionario. Occorre disinnescare gli interessi economici. La rimozione di un rifiuto bruciato arriva a costare fino all’800 percento in più della rimozione di un rifiuto ordinario. C’è da riflettere sui contratti che vengono stilati con le aziende che si occupano della rimozione. Mi sono proposto come ‘facilitatore’ alle amministrazioni dei territori della ‘Terra dei Fuochi’ e, finalmente, i comuni stanno iniziando a collaborare tra loro. Ora la priorità è il Decreto Terra Mia che inasprisce le pene di chi dà fuoco ai rifiuti. La caduta del precedente governo ha interrotto l’iter ma ora è necessario riprendere il percorso”. “In merito alla gravità del fenomeno dei roghi tossici – aggiungono Borrelli e Simioli – non possiamo che concordare con le parole del ministro dell’Ambiente Sergio Costa che ha rimarcato la mancanza di supporto da parte del Viminale nel contrasto ai roghi tossici. Chiuso il capitolo Salvini attendiamo che ci sia maggiore attenzione da parte del nuovo ministro dell’Interno Lamorgese. E’ necessaria una forte concertazione tra le amministrazioni, occorre la massima collaborazione per sconfiggere una vera e propria metastasi che, oramai da anni, affligge la nostra regione”.


Articolo pubblicato il giorno 6 Settembre 2019 - 19:16

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