Il 23enne ha violato l’obbligo di dimora nel comune di residenza. Era insieme ad un altro pregiudicato
Casapesenna. Stavolta a finire nei guai è un 23enne di Teano e residente a Sessa Aurunca che è stato sorpreso dai poliziotti in via Vaticale a Casal di Principe nonostante avesse l’obbligo di soggiorno proprio a Sessa Aurunca.
Confermando la piena efficienza dei dispositivi di controllo del territorio nel pomeriggio di ieri gli agenti del Posto Operativo di Casapesenna, guidato dal dirigente Stefano Ricciardiello, hanno portato a compimento un ulteriore brillante risultato nell’opera di prevenzione e contrasto alle criminalità diffuse, traendo in arresto, a distanza di soli tre giorni, un altro sorvegliato speciale, sorpreso nella flagranza di reato di violazione all’obbligo di soggiorno nel Comune di Sessa Aurunca.
In matette è finito D.L., di anni 23, nativo di Teano e residente in Sessa Aurunca, nonostante la relativa giovane età vanta già numerosi precedenti di polizia per reati concernenti gli stupefacenti, oltre a minaccia, lesioni personali ed estorsione, tutti indici di elevata pericolosità sociale, e tali da indurre il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ad emettere nei suoi confronti, nel dicembre del 2017, anche un provvedimento preventivo della Sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di Sessa Aurunca.
Ciò nonostante, incurante delle prescrizioni impostegli, nel pomeriggio di ieri D.L. veniva controllato lungo via Vaticale di Casal di Principe, mentre era in compagnia di altro pluripregiudicato della sua zona, P.G. di anni 24, entrambi a bordo di una Mini Cooper S.
Ovviamente l’atteggiamento sospetto dei due pregiudicati non sfuggiva all’attenzione degli Agenti del Posto Fisso Operativo di Casapesenna che, avvedutisi tempestivamente del tentativo di cambiare direzione di marcia a poche decine di metri dal posto di controllo, si portavano immediatamente al loro inseguimento, bloccando la loro fuga sul nascere.
Accompagnati entrambi presso gli Uffici del posto fisso di Casapesenna, al termine degli ulteriori accertamenti di rito, si poteva acclarare l’effettiva sussistenza del regime della sorveglianza speciale a carico del D.L. che pertanto veniva tratto in arresto, in flagranza di reato, per la violazione al regime della Sorveglianza Speciale con obbligo di soggiorno e, previa comunicazione al Pubblico Ministero di turno presso il Tribunale di Napoli Nord, associato al Carcere di Santa Maria Capua Vetere, a regime di detenzione ordinaria.
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