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Scavi di Pompei e la ‘figuraccia’ con il Premio Nobel

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E’ da qualche giorno ormai che Pompei fa notizia soprattutto in negativo sulla Stampa locale e nazionale. A Pompei Scavi sembrano passati i tempi delle passerelle in TV e sui quotidiani nazionali dell’indiscussa Star Massimo OSANNA. Parliamo del Direttore Generale del Parco Archeologico di Pompei e Responsabile “en chef” del Grande Progetto Pompei. L’ultimo suo lampo alla ribalta è stata la tutto sommato modesta inaugurazione dei lavori di Restauro di Villa Regina, la Villa Rustica romana che con l’annesso Museo costituisce un portato degli anni della ricostruzione postsismica nel Vesuviano. Cogliamo quindi l’occasione per comunicare ai lettori di questo Giornale che il territorio vesuviano si è arricchito anche del Museo Archeologico Territoriale Terzignese, in sigla e più semplicemente il MATT di Terzigno. Vale la pena visitarlo. Poi ne parleremo con la dovuta attenzione.
Intanto però cosa sono le cose negative che riguardano la città antica? Ebbene, intanto sono più di una e ve le elenchiamo. La prima é la brutta figura internazionale che la Direzione del parco Archeologico ha fatto in occasione della visita agli Scavi del premio Nobel Bruce Beutler.
Egli è stato “snobbato” dal sovrintendente Massimo Osanna, come titola a piena evidenza Il Mattino di Napoli. Bruce Beutler è un immunologo statunitense, Premio Nobel del 2011. Era ospite dell’oncologo napoletano Antonio Giordano, genetista di fama internazionale a Philadelphia. Insomma una coppia di vere Star della Medicina arrivate a Pompei per vedere le rovine della Città Antica. Pare che Osanna, avvisato della imminente visita abbia rifiutato di incontrare lo scienziato americano “facendo sapere di non essere interessato” scrive il Mattino. Un atteggiamento grave e ingiustificabile. Lontano dalla secolare tradizione di ospitalità degli Scavi Pompeiani.
Ha salvato la faccia di Pompei l’assessore comunale al Turismo Perillo che ha fatto gli onori del caso al Premio Nobel e agli altri suoi autorevoli accompagnatori.
Ma potremmo scrivere anche che l’ing. Perillo ha fatto gli Onori di casa. E qui cogliamo ancora una volta la occasione di ricordare a Osanna che è lui l’ ospite del territorio comunale di Pompei. E con lui l’intero Parco Archeologico che gli hanno assegnato, che è appena un quarto del territorio comunale. E non viceversa. Anzi gli ricordiamo che quando la Regina Elisabetta di Inghilterra è stata a Pompei, è stata accolta dall’allora Sindaco Machetti insieme con il Soprintendente Zevi, un riconosciuto gigante dell’Archeologia romana senza tema di confronti. Quanto affermiamo é cronaca verificabile. Altro “punctum dolens” riguarda quanto scritto nella rubrica “Pompeianeide” dall’archeologo Giuseppe Di Leva sulla riapertura al pubblico delle Terme del Foro in occasione delle Giornate europee del Patrimonio. Egli scrive che i lavori effettuati “…hanno privato i visitatori di uno dei luoghi-totem degli Scavi”. Motivo? I tanti “dissuasori”, anche di “ferraglia”, messi in opera insieme a sbarramenti per rendere obbligato il percorso di visita. Noi non abbiamo ancora ri-visitato le Terme del Foro, ma prendiamo atto del fatto che l’autore dell’articolo lamenta la allocazione nelle muratura antiche di alcune staffe metalliche. Inoltre ne esibisce le foto. Condividiamo, hic et nunc!
Come condividiamo le sue preoccupazioni sulla “pressione” turistica che sta cambiando la percezione dell’antico, non solo a Pompei. E’ un problema generale. Ma a Pompei trova un’acme spesso parossistica. Occorre studiare soluzioni adeguate. Spetterebbero al Direttore del parco almeno le proposte. Invece nel Parco si preferisce indulgere alla comunicazione di scoperte e ri-scoperte. Di Leva, ma non solo lui, afferma che “…c’è una curiosa coincidenza tra rinvenimenti negli scavi e momenti fatidici della politica italiana”. Questo è un tema singolare tirato fuori inaspettatamente anche dal più autorevole dei giornali economici italiani. Il Sole 24 ore infatti, solitamente cauto e paludato, scrive così nella propria rubrica ”Vivissime condoglianze” a firma M.M. Scrofeo : “Pompei nuovo oracolo della Politica Italiana?”. E poi ancora: “il soprintendente Massimo Osanna… di politica ne ha vista passare parecchia: si insedia nel 2014 con Bray, sopraintende con Franceschini, Renzi e M5S, al ministro Bonisoli dà addirittura l’onore di annunciare la postdatazione dell’eruzione del 79 dC.”
Cosa dobbiamo aggiungere noi? Beh, cambiamo aggettivo: non più Cauto, né Paludato, bensì Lapidario.
Aridàglie: la Star del parco Archeologico di Pompei si è presa quasi tutta la ribalta del nostro articolo. Abbiamo poco spazio da dedicare alla Città nuova. Però dobbiamo scrivere che a Pompei ieri si è chiusa grottescamente una vicenda squallida. La Casa Albergo per Anziani Borrelli è stata sgomberata da decine di rappresentanti delle Forze dell’Ordine in assetto antisommossa, appoggiati da VVUU, Ambulanze e Camion dei VVFF. Chiariamo che non era il fu Totò Riina l’obiettivo. Era soltanto una sparuta truppa di impauriti ospiti irriducibili della Casa Borrelli. Va dato merito alla Amministrazione comunale di avere ceduto pienamente la iniziativa dello sgombero al Prefetto di Napoli che ha organizzato un’operazione veloce e soft come meritavano quegli anziani in quel momento difficile. Noi di Cronache della Campania possiamo dire che già avevamo detto e ripetuto in ogni occasione che la cinica strumentalizzazione degli anziani di Casa Borrelli sarebbe fallita miserrimamente. Abbiamo scritto che gli anziani erano usati come scudi umani per “fottere” (ndr: non troviamo altra parola) il progetto EAV. Abbiamo ribadito che il Progetto rimane necessario, anche se non ottimale, per lo sviluppo di Pompei assediata da traffico e smog.
Non siamo stati ascoltati. Quello che è successo ieri è un disonore per tutti. Anche per chi scrive. Purtroppo.

PUBBLICITA

 Federico L.I. Federico


Articolo pubblicato il giorno 26 Settembre 2019 - 22:13

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