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Scafati, lavori per la rete fognaria fermi. ‘Insieme per Scafati’ interpella il sindaco Salvati

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Dai rifiuti all’illuminazione pubblica, dal PUC ai disagi dei lavori per la rete fognaria, la città di Scafati continua a vivere una realtà disastrosa. I Consiglieri comunali Michele Russo, Michele Grimaldi, Michelangelo Ambrunzo e Alfonso Carotenuto interpellano il sindaco Cristoforo Salvati proprio sui lavori della rete fognaria che contribuiscono fortemente a paralizzare una città che, malgrado qualche sforzo, fatica a ritornare al più elementare concetto di “normalità”.
Riceviamo e pubblichiamo quanto segue:
“I sottoscritti Consiglieri Comunali
ai sensi e per gli effetti dell’art. 56 dello Statuto Comunale
Interpellano il Sindaco
Con riferimento ai lavori della rete fognaria in corso di esecuzione sul territorio comunale
Premesso
• Che i lavori della rete fognaria, a quanto è dato constatare, procedono a rilento e senza la necessaria continuità,
• Che non è noto se esista un cronoprogramma concordato con l’Amministrazione Comunale,
• Che i cittadini e gli operatori commerciali, in particolare, dovrebbero essere informati con congruo anticipo sui periodi di chiusura delle strade e di durata dei lavori,
• Che siamo molto perplessi e preoccupati per le stesse modalità di esecuzione dei lavori che hanno già dato origine in alcuni casi a situazioni di pericolo e problematiche per la circolazione stradale, con danni a terzi,
nel dettaglio constatiamo
• che via Martiri d’Ungheria nel tratto da via Buccino fino al Cavalcavia Avogadro, a distanza di oltre un anno circa, pare non sia stata ancora formalmente “aperta” al traffico con il mancato rispetto dei tempi previsti nell’Ordinanza di Chiusura emessa dal Comando dei vigili urbani a Giugno 2018, oltre un anno fa. Sarebbe grave, se fosse vero, che la causa dovrebbe ricondursi alla mancanza degli atti tecnici di collaudo, nonostante migliaia di autoveicoli quotidianamente percorrano la strada aperta “di fatto”,
• che i lavori in corso sempre a via Martiri d’Ungheria – nel tratto tra via Giovanni XXIII e via Buccino – si sono svolti con celerità non conforme a quanto previsto dall’Ordinanza di chiusura, atteso che si sarebbero dovuti concludere entro il 31 Agosto, preventivamente all’apertura delle scuole, mentre risultano ben lungi dall’essere completati,
• Che in generale si registra scarsa presenza di maestranze, con modalità esecutive che lasciano molto perplessi dal punto di vista della sicurezza degli operatori, sul tipo di materiali utilizzati e finanche sulla sicurezza delle strutture realizzate in opera. In particolare, poi, i pozzetti di altezza pari a circa tre/quattro metri di profondità non appaiono realizzati a regola d’arte. Del resto i continui cedimenti che si sono registrati anche in passato in altre zone della città, già sono testimonianza di lavorazioni non perfettamente eseguite,
• Che in alcune strade – via Lo Porto, via Aquino, via Tricino, via Domenico Catalano – le condizioni del manto stradale, nelle zone oggetto di ripristino a seguito dei lavori fognari, risultano alquanto irregolari con disagi per gli autoveicoli e seri pericoli per cicli e motocicli,
• Che spesso le indicazioni e la segnaletica nelle zone di cantiere risultano carenti, se non inesistenti, con conseguente scarsa sicurezza per la circolazione dei residenti e degli altri utenti della strada,
• Che appare necessario potenziare i controlli di competenza del Comune sia in fase esecutiva che in fase finale,
Per quanto sopra
Chiedono di conoscere
1. Se esista un Cronoprogramma dei lavori, eventualmente concordato con l’Amministrazione Comunale o se l’Amministrazione abbia intrapreso idonee iniziative in merito, anche a tutela delle esigenze di informazione e programmazione delle attività commerciali insistenti lungo le strade interessate,
2. In virtù di quale provvedimento, se esistente, risulta ancora in vigore il dispositivo di circolazione a doppio senso sul Corso Nazionale da via Buccino al confine con Pompei,
3. Se gli Uffici Comunali preposti abbiano verificato e verifichino per i suddetti lavori, il rispetto della normativa sismica ed in particolare l’esistenza degli atti di deposito all’Ufficio del Genio Civile dei progetti delle strutture in cemento armato realizzate, come imposto dalle vigenti norme – art. 93 del D.P.R. 380/2001 e correlati -,
4. Se, ai fini della sicurezza e della pubblica e privata incolumità, siano stati acquisiti i collaudi strutturali delle opere in cemento armato realizzate nelle strade oggetto di lavori ed aperte al transito degli automobilisti, con verifica anche della conformità degli atti depositati a quanto eseguito, prima della riapertura delle stesse strade – art. 67 d.p.r. 380/2001 e correlati -,
5. Se si siano verificati sinistri ed in che misura, lungo le strade già interessate dai lavori della rete fognaria con richieste di danni al Comune, per motivi riconducibili ai lavori realizzati, e se il Comune abbia chiamato in causa la ditta operante.


Articolo pubblicato il giorno 3 Settembre 2019 - 17:08

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