Gli appuntamenti musicali della rassegna “La meglio giovnetù”, a Ravello, proseguiranno con altri tre concerti in calendario che vedranno il debutto degli allievi del Conservatorio Agostino Steffani di Castelfranco Veneto (Tv) oltre al ritorno del Conservatorio Martucci di Salerno. Domani nella Chiesa di Santa Maria a Gradillo primo appuntamento con il Quintetto del conservatorio veneto formato da Antonio Caneve al clarinetto, Luigi di Francia e Arianna Pasoli ai violini, Nathan Deutsch alla viola e Kateryna Bannyk al violoncello. L’ensemble, nato dalla classe del maestro Alberto Vianello, ha scelto per il programma di Ravello il Quartetto per archi in fa maggiore di Ravel e il Quintetto per clarinetto e archi in si minore op. 115 di Brahms. Venerdì, alle ore 19, all’Auditorium Oscar Niemeyer si terrà il concerto dello Steffani Jazz Ensemble, progetto musicale che riunisce gli studenti più promettenti del dipartimento di musica jazz dell’Istituto. Nato sotto la guida del Maestro Gianluca Carollo, il gruppo si è confrontato soprattutto con brani tratti dal repertorio della tradizione jazzistica statunitense sino a farli propri e proporli al pubblico. Il progetto, come sottolineano i maestri, può essere considerato un vero e proprio collettivo musicale, in quanto con il nome Steffani Jazz Ensamble si identificano formazioni e musicisti differenti. Nella Città della Musica si esibirà la formazione attuale con all’attivo: Maria Marchetto (voce), Sean Lucariello (tromba), Giacomo Lazzaro (sax alto), Marco Baldi (chitarra), Lorenzo Tonon (pianoforte), Alberto Gatti (contrabbasso) e Thomas Osho Zausa (batteria). Domenica, alle ore 19, all’Auditorium Oscar Niemeyer andrà in scena “Io Sheherazade”, spettacolo nato dall’idea dei docenti del Conservatorio Giuseppe Martucci di Salerno di condividere la musica d’insieme tra pianisti. Dall’idea è poi nato il gruppo Four Italian Pianists costituito da Imma Battista, Tiziana Silvestri, Massimo Trotta e Rosalba Vestini, a Ravello affiancati da Gerardo Zitarosa alle percussioni. Il progetto prevede l’utilizzo del pianoforte come strumento completo, in una forma cameristica inusuale, anzi, addirittura nella pretesa di sostituirsi ad un’orchestra intera, nella trascrizione del capolavoro sinfonico della Suite op.35 di Korsakov operata dal Maestro Nicola Samale. La scelta della figura di Sheherazade, protagonista dei famosi racconti de “Le mille e una notte”, è voluta, hanno fatto sapere gli organizzatori della manifestazione, in ragione di un momento storico in cui il problema della violenza sulle donne è all’ordine del giorno. Nell’intenzione dei maestri c’è quella di riaffermare una figura femminile vincente, un simbolo positivo, un’esaltazione della donna non solo nel suo valore estetico ma soprattutto intellettivo. A completamento del progetto, il video nonchè la regia ideata da Renata Fusco.
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