Lunedi’ 30 settembre, lo slargo antistante l’Accademia di Belle Arti sara’ intitolato a Nanni Loy, regista della pellicola ‘Le Quattro Giornate’. Ad annunciarlo e’ stato l’assessore alla Cultura del Comune di Napoli, Nino Daniele, nel corso della presentazione del fitto programma culturale e artistico che l’amministrazione ha messo in campo per celebrare la ricorrenza. Il programma e’ stato realizzato in collaborazione con l’Anpi e con l’Istituto italiano per la Storia della Resistenza ‘Vera Lombardi’. “Sono le Giornate del nostro orgoglio piu’ fulgido ma allo stesso tempo giornate drammatiche della storia della Napoli contemporanea – ha ricordato Daniele – in cui un intero popolo scelse la liberta’ e la dignita’ e si liberaro’ con il proprio sacrificio dagli occupanti del nazifascismo. E’ importante indicare ai nostri giovani che non si fa cultura nell’ambiguita’. L’esempio delle Quattro Giornate e della Resistenza e’ valido ancora oggi contro i nuovi fascismi che ci minacciano, contro i rigurgiti del razzismo, contro la cultura di violenza della camorra”. Ad aprire le cerimonie sara’ il 28 settembre la tradizionale deposizione delle corone in alcuni luoghi simbolo a cui nei giorni successivi seguiranno molteplici appuntamenti culturali tra cui, solo per citarne alcuni, la messa in scena de ‘La Tarantina’ di Carmelo Cosma a San Severo al Pendino, lo spettacolo ‘Quando a Napoli cadevano le bombe’ al Maschio Angioino, lo studio del testo di Fortunato Calvino ‘La Resistenza negata’, la lettura teatralizzata di ‘Enzo Moscato: Luparella’, e la proiezione in anteprima nazionale al Teatro Mercadante di ‘Bruciate Napoli’ la nuova edizione della pellicola di Arnaldo Delehaye. Tra gli appuntamenti il tradizionale corteo il 2 ottobre che partira’ dal liceo Sannazaro per arrivare allo stadio Collana. “La memoria – ha sottolineato Guido D’Agostino, presidente Istituto Storia della Resistenza – e’ futuro. Bisogna fare memoria per migliorare il futuro delle prossime generazioni”. Alla presentazione hanno partecipato anche l’assessore ai Giovani, Alessandra Clemente, che ha evidenziato come “attraverso la toponomastica stiamo restituendo ai napoletani la storia della nostra citta’. Le Quattro Giornate sono un anniversario che ci inorgoglisce e che ci spinge a mantenere vivi i valori della Resistenza” e il presidente Anpi Napoli, Antonio Amoretti, che ha raccontato alcuni episodi di quelle giornate.
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