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Processo Olimpo, il giudice Adele Marano si astiene: cambia il collegio giudicante

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Castellammare di Stabia. Il giudice a latere Adele Marano si astiene: slitta l’udienza del processo Olimpo. Temporanea battuta d’arresto per il procedimento che vede imputati con l’imprenditore Adolfo Greco anche alcuni esponenti della camorra dell’area stabiese: Michele e Raffaele Carolei, Umberto Cuomo, Luigi Di Martino, Attilio Di Somma. Stamane si sarebbe dovuta tenere l’udienza per ascoltare i primi quattro testimoni della pubblica accusa rappresentata dal pm della Dda Giuseppe Cimmarotta. Ma un improvviso colpo di scena ha bloccato il processo. Uno dei giudici a latere, Adele Marano, figlia del giudice Catello Marano già presidente del tribunale di Nocera Inferiore ha fatto richiesta al presidente del Tribunale di astenersi.
Il giudice originaria di Castellammare ha motivato la sua decisione che al momento non è stata ancora nota, che è stata accolta dal Presidente. Il processo dovrebbe tenersi domani mattina, ma probabilmente per questioni tecniche subirà un breve rinvio e verrà assegnato al nuovo collegio giudicante presieduto dal giudice Iannone.
I giudici faranno salve, probabilmente, le questioni formali fatte nelle prime udienze con la costituzioni delle parti civili e delle liste testi, a meno che non vi saranno le opposizioni da parte della difesa. Molto dipenderà dai motivi che hanno spinto il giudice Marano a dichiarare la sua astensione dal processo a quattro mesi dall’avvio del procedimento del giudizio ordinario. Solitamente la richiesta di astensione viene fatta nelle primissime fasi del processo oppure se nel corso dello svolgimento intervengono cause particolari che potrebbero portare ad una ricusazione da parte degli imputati. Tra le cause di astensione previste dal codice vi sono anche quelle riconducibili ai rapporti familiari del magistrato. Bisognerà leggere il decreto emanato dal presidente Aghina per capire i motivi della ritardata richiesta di astensione. Il processo scaturito dall’operazione Olimpo riguarda ipotesi di accusa molto gravi tra le quali diversi episodi di estorsione e tentata estorsione aggravati dal metodo mafioso. L’imprenditore del ‘latte’ Adolfo Greco figura come imputato e come vittima, il colletto bianco – oltre a pagare tangenti a esponenti dei clan D’Alessandro e Cesarano – avrebbe fatto da tramite tra la camorra e altri imprenditori per il pagamento delle estorsioni. Greco è in carcere da dicembre scorso. Gli imputati sono stati incastrati da una serie di intercettazioni ambientali e telefoniche nelle quali sono registrati i contatti tra i vari coimputati. (r.f.)


Articolo pubblicato il giorno 9 Settembre 2019 - 23:45

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