Come sappiamo, l’Istituto Nazionale di Previdenza e Assistenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica fu soppresso il 6 dicembre 2011 in seguito alla manovra attuata dal governo Monti, cosiddetta “salva Italia”, e le sue funzioni vennero trasferite all’ INPS (Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale).
Tra queste vi erano prestiti e finanziamento a condizioni particolarmente favorevoli, a cui potevano accedere varie categorie di dipendenti pubblici.
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Con il seguente articolo andremo a descrivere quali sono le soluzioni creditizie disponibili ai dipendenti del Ministero dell’Interno e come ottenerli.
Come per altre categorie di dipendenti pubblici, gli impiegati del Ministero dell’Interno possono accedere al finanziamento con cessione del quinto, una particolare forma di rimborso garantito che permette di ottenere immediata liquidità.
Questa tipologia di prestito fu appositamente creata a vantaggio dei dipendenti statali nel 1950 attraverso il Decreto Presidenziale n°180, fissando così le regole per quanto riguarda i mutui decennali INPDAP.
Tutti i dipendenti del Ministero dell’Interno possono accedere senza limitazioni, a patto che siano iscritti alla Gestione Unitaria per le prestazioni sociali e creditizie e che abbiano versato almeno 4 anni di contributi, a questa forma di prestito a tasso fisso e rata costante, con tassi di interesse chiaramente inferiori rispetto a ciò che viene proposto dai vari istituto di credito.
Come detto, attraverso la cessione della quinta parte dello stipendio, i dipendenti del Ministero dell’Interno, possono ottenere immediata liquidità con rimborsi fino a 120 rate
, corrispondenti a 10 anni, anche in presenza di soggetti a tempo indeterminato da pochissimo tempo. Attraverso la cessione del quinto è possibile consolidare i propri debiti, estinguendoli e accorpandoli in un’unica rata meno costosa per effetto della lunga dilazione.Inoltre è possibile ottenere una delega di pagamento con una seconda cessione del quinto, sfruttando le convenzioni stipulate tra gli istituti di credito e i Ministeri, potendo così accedere a condizioni molto più vantaggiose rispetto a quelle di mercato.
Ricordiamo, inoltre che per questo tipo di prestazione non c’è bisogno di dover motivare o giustificare la richiesta e che potrà essere comunque estinta in qualsiasi momento per richiedere ulteriore liquidità
Per ciò che riguarda la fase istruttoria della pratica, il dipendente del Ministero dell’Interno potrà accedere alla cessione del quinto semplicemente presentando l’ultima busta paga con annesso documento di identità; l’intera somma verrà immediatamente accreditata sul conto corrente del richiedente. Inoltre è anche possibile richiedere un immediato acconto nel caso si dovessero affrontare spese urgenti.
Inoltrando form compilati con i dati del richiedente si può avere immediatamente a disposizione il piano di ammortamento, la cifra erogabile, l’importo della rata e il tasso applicato.
Tutti i dipendenti pubblici possono accedere alle soluzioni creditizie una volta proposte dall’INPDAP, a patto che siano iscritti alla Gestione Unitaria per le prestazioni creditizie e sociali, oltre ad avere versato almeno 4 anni di contributi.
Oltre i dipendenti dei vari Ministeri (Ministero della Difesa, Affari esteri, Beni e Attività Culturali, Economia e Finanze, Istruzione, Salute e Giustizia) possono accedere a questa forma agevolata di finanziamento anche categorie come Carabinieri, pensionati etc.
Anche in questo caso l’importo percepibile e la durata del finanziamento sarà determinata in base all’entità della pensione netta percepita o dello stipendio del richiedente. Per richiedere ulteriori informazioni è possibile accedere al sito dell’INPS nella sezione dedicata ai prestiti per dipendenti. Lì potrai anche scaricare la modulistica online e richiedere ulteriori delucidazioni nella chat online predisposta dal portale.
Sta di fatto che la soluzione di prestito inpdap per dipendenti ministero dell’interno è una delle soluzioni più convenienti che quel tipo di dipendente può avere a disposizione.
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