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Napoli : un’ iniziativa da imitare. Impreditore di R- Store”adotta un’aiuola

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<strong>Passeggiando in città è inevitabile notare lo stato di degrado in cui versa il verde urbano: desolanti quadrati di erba diventati rifugi per ratti, contenitori di rifiuti ed erbacce. Sporcizia su strade e viali dovuto ai cani randagi e non solo. Già perchè a raccogliere la deiezione canina degli amici domestici a quattro zampe dovrebbero essere i loro padroni. Cosa più unica che rara in una società civile che guarda al futuro, proiettata in una realtà turistica che ad oggi sembra un miraggio. Situazioni, atteggiamenti che quotidianamente vengono segnalate sui social dagli utenti che amano la propria città. Questioni di decoro urbano, cura dell’ambiente che contribuirebbero a presentare un biglietto da visita degno di nota a turisti e gente di passaggio. Quando la macchina comunale non funziona, la manutenzione è proibitiva per le casse a rendere attivo e godibile il landscape ci pensa il cittadino o meglio l’imprenditore. E’ il caso di Napoli. Nella città partenopea Giancarlo Fimiani imprenditore napoletano, fondatore di R- Store- apple premium reseller italiano, con sedici punti vendita e assistenza in Campania, per i prossimi tre anni, grazie a un accordo siglato tra dott. De Giovanni, Presidente Municipalità 1, dott. Formati Massimo, responsabile aree verdi Municipalità 1, e l’Ingegnere Salvatore Annona di R-Store, si impegna a curare il verde pubblico da piazza San Pasquale a Villa Pignatelli nel quartiere Chiaia. Il salotto buono di Napoli dovrebbe essere sottoposto a opere di manutenzione che dovrebbero interessare la cura delle aiuole, il manto erboso, e impianti floreali. Un’iniziativa bivalente che restituirebbe decoro alla città, vita a zone degradate, contribuirebbe al benessere individuale, sociale e ambientale. Il Comune di Napoli dal 2011 si è fatto promotore dell’iniziativa “Adotta un’aiuola”che permette la manutenzione di aree verdi urbane da parte di soggetti terzi, al fine di salvaguardare il territorio e di attivare la partecipazione cittadina. Ad oggi sono circa 300 le associazioni, scuole, negozi, enti o privati cittadini che si prendono cura dei piccoli polmoni verdi . In tanti hanno però nel corso degli anni anche rinunciato. I motivi principali solo legati alla mancanza di senso civico dei cittadini, alla presenza di barboni che in molte zone bivaccano tra le aiuole, atti di vandalismo, a discapito di tutto e tutti. 


Articolo pubblicato il giorno 17 Settembre 2019 - 20:34

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