Napoli. Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, nell’ambito dei controlli volti al contrasto dell’economia illegale e sommersa, ha eseguito indagini di polizia economico-finanziaria individuando nei primi 9 mesi dell’anno oltre 1.000 fra lavoratori “in nero” e/o irregolari.
Le attività, che hanno preso le mosse anche dallo sviluppo di segnalazioni pervenute al numero di pubblica utilità “117” ed hanno consentito, altresì, di recuperare a tassazione ingenti redditi non dichiarati e di poter contrastare il fenomeno delle indebite percezioni di “prestazioni sociali agevolate” erogate a favore di soggetti non meritevoli di tale beneficio, sono state condotte in particolare dai finanzieri del 1° Nucleo Operativo Metropolitano di Napoli, del Gruppo di Frattamaggiore e delle Compagnie di Giugliano in Campania, Pozzuoli, Torre Annunziata, Castellammare di Stabia e Casalnuovo.
Emblematico, inoltre, il caso di un impiegato “in nero”, scoperto dalle Fiamme Gialle di Portici all’interno di un minimarket, che, alla vista dei finanzieri, si è dato alla fuga dopo aver dichiarato false generalità; una volta rintracciato è stato poi denunciato all’Autorità Giudiziaria per “falsa attestazione a pubblico ufficiale della propria identità “.
Al termine dei controlli, che hanno interessato, circa 400 esercizi commerciali, è scattata la segnalazione all’Ispettorato Territoriale del Lavoro, per la conseguente irrogazione a tutti i datori di lavoro delle c.d. “maxi-sanzioni”, previste dalle disposizioni vigenti, per ogni dipendente non regolarmente assunto.
I risultati ottenuti dalle Fiamme Gialle di Napoli testimoniano il costante impegno profuso dal Corpo nell’attività di prevenzione e repressione degli illeciti nei settori del lavoro nero, a tutela degli imprenditori onesti e a contrasto dello sfruttamento di manodopera.
Articolo pubblicato il giorno 24 Settembre 2019 - 09:55