Napoli. Minaccia infermieri e personale medico del Santobono perché non vuole aspettare la fila prevista per il triage. Prima rompe la porta e poi minaccia il personale di tornare con la pistola perché lui non vuole fare la fila. E’ accaduto stanotte al triage del Santobono. La vicenda viene raccontata dal gruppo “nessuno tocchi Ippocrate” e viene classificata come aggressione numero 71 dal 2019.
“In data 01/09/2019 ore 1:48 si registra al triage per odontalgia seguita da lipotimia la paziente Xxxxx, in codice bianco. Dopo 3 minuti di attesa- spiegano sulla pagina Facebook quelli del gruppo nessuno Tocchi Ippocrate- il padre (SDD) iniziava ad urlare e picchiare con forza la porta e il vetro del triage, fino a provocare la rottura con un violento calcio del supporto della porta, spaventando gli altri bambini presenti in attesa, e insultava il personale sanitario, in particolare l’infermiera di turno che tentava di spiegare le regole del triage, con parole come “moccosa, guarda sta str…a che scrive tutt sti cos’, t’accir, i’ nun facc’ a fila” , e inveiva contro le guardie giurate, minacciando di tornare con la pistola.
Sentendo che chiamavamo le forze dell’ordine, il padre urlava “chiamm pure, tanto domani sto di nuovo libero e vi ammazzo tutti”.
La presenza delle guardie giurate ha impedito che la situazione degenerasse, costringendo il personale a barricarsi dentro l’ospedale, rallentando però le attività assistenziali.
Non appena arrivava la polizia, il signore si allontanava lasciando la moglie e la figlia al triage che, sollecitata dalla polizia, si mostrava accondiscendente e chiamava per telefono insistentemente il marito, che nel frattempo si era nascosto e rifiutava di lasciare i propri dati per paura o vergogna.
La polizia, riportando l’ordine, ha refertato quanto successo così che il pronto soccorso ha potuto riprendere l’attività e visitare anche la paziente in questione.
Il sig SDD ha cambiato completamente atteggiamento dopo l’arrivo della polizia, che però non ha sporto denuncia per danneggiamento di beni pubblici e rallentamento delle attività di soccorso.Il Dott. Vincenzo Tipo, responsabile del Pronto Soccorso: “Ovviamente l’Azienda denuncerà, per danneggiamento dei beni l’aggressore che è stato identificato.”
È intervenuto sull’argomento il sindacalista napoletano Giuseppe Alviti leader associazione guardie particolari giurate che sollecita un’incontro, ancora una volta, col governatore De Luca poiché è piena crisi emergenza violenza nei pronto soccorso e senza le giuste tutele neanche l esercito in tenuta guerriglia può fare qualcosa
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