“Come può l’Amministrazione comunale, a cui dovrebbe star a cuore la salute dei propri cittadini, continuare a rinviare un intervento urgente per contenere il grave problema di emergenza sanitaria ed ambientale che si sta verificando nell’area ex nato a Poggioreale. La situazione ha raggiunto un livello di gravità inaudita e, di certo, non possiamo continuare ad accontentarci delle risposte vaghe di Palazzo San Giacomo che, di fatto, avrebbe tutti gli strumenti per poter intervenire. Presenteremo subito un esposto in Procura per fare piena luce sulla questione”. Ad affermarlo sono Roberta Giova e Flavio De Cicco, rispettivamente Consigliere comunale e municipale del gruppo “La Citta” di Napoli.
“Parliamo -spiegano Giova e De Cicco- di una zona completamente abbandonata, dove sversamenti illeciti, amianto, eternit, materiali di risulta, residui di pneumatici, liquami tossici e rifiuti di ogni sorta, uniti agli incendi degli ultimi mesi hanno generato una vera e propria catastrofe ambientale. Siamo consapevoli che l’intera area è soggetta a contenzioso ma, in attesa che la giustizia faccia il suo corso, ci sono tutti gli estremi per poter fare qualcosa. Non è più tollerabile che i cittadini assistano all’inerzia della principale istituzione cittadina, che in questi casi, secondo la normativa vigente, avrebbe il dovere di adottare un provvedimento urgente per mettere in sicurezza l’area. La legge, infatti, prevede espressamente la possibilità di ricorrere ad ordinanze contingibili ed urgenti in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica. Perché l’Amministrazione non vi ricorre? Perché come ha fatto per il parco della Marinella non interviene per mettere almeno in sicurezza la zona?”
“Il diritto alla salute, garantito dalla nostra Costituzione -concludono- non può continuare ad essere ignorato e l’Amministrazione ha il dovere di tutelarlo con tutti gli strumenti in suo possesso. Ecco perché, dopo che ancora oggi in Commissione, ci sono state date risposte insufficienti e lontane da ogni intervento fattivo e risolutivo del problema, l’unica strada che ci rimane è quello dell’esposto in Procura. La salute e la sicurezza dei cittadini sono diritti sacrosanti e non ci fermeremo fino a quando non verranno garantiti attraverso una bonifica completa dell’intera area”.
Articolo pubblicato il giorno 25 Settembre 2019 - 20:27