Trentacinque anni di carcere complessivi sono stati inflitti dal gup del Tribunale di napoli Tommaso Perrella nel processo che si è svolto con rito abbreviato per il pizzo richiesta alla pizzeria Di Matteo di Forcella.Giovanni Ingenito e Giovanni Matteo sono stati condannati a 10 anni a testa, Giosuè Napoletano, invece a 8 anni mentre Vincenzo Sibilio, padre di Pasquale e del defunto Emanuele ES17 è stato condannato a 7 anni. Sono tutti accusati di estorsione e tentata estorsione aggravata dalla modalità mafiosa. Durissima la requisitoria dalla Dda (pm Urbano Mozziilo) che ha definito “non quantificabile” il numero di episodi estorsivi messi a segno contro la nota pizzeria di via dei Tribunali ed “allarmante” la condotta degli imputati. Il locale, praticamente, era diventato una sorta di ‘bancomat’ del gruppo criminale: dal 2015 al 2019 le visite con la pretesa di soldi erano settimanali con la maxitangente di Pasqua e Natale ‘fissata’ in 5mila euro. “Ci hanno spremuto come i limoni,
stiamo scendendo a lavorare solo per pagare gli operai”, aveva raccontato ai carabinieri nel marzo scorso dopo l’episodio degli spari, uno dei titolari della pizzeria. E ieri finalmente sono arrivate le condanne.
Si terranno domani pomeriggio a Casoria i funerali di Santo Romano, il calciatore diciannovenne ucciso… Leggi tutto
Benevento, un 30enne della città è stato sorpreso mentre occupava illegittimamente un immobile insieme alla… Leggi tutto
Avviso di conclusione delle indagini preliminari e richiesta di rinvio a giudizio firmata dal Pubblico… Leggi tutto
Nessun '6' né '5+1' nell'estrazione del Superenalotto di oggi. Centrato invece un '5' da oltre… Leggi tutto
Novembre è un mese perfetto per viaggiare, con un clima spesso mite e meno affollato… Leggi tutto
Nelle giornate del 6, 7 e 8 novembre, il Teatro Area Nord ospiterà "Storie dal… Leggi tutto