Napoli. Ennesima aggressione all’ospedale San Paolo. Questa volta a farne le spese un chirurgo del pronto soccorso aggredito da un uomo psichiatrico arrivato in pronto soccorso accompagnato dal 118 alle ore 23,30 di ieri per una ferita da arma da taglio.ย La follia si รจ scatenata subito nel momento in cui era stato invitato dal medico ad abbassare i toni , oltre alla aggressioni l’uomo si รจ dato ad un vero e proprio spettacolo indegno con atti osceni davanti al personale a agli altri pazienti. Poi per fortuna รจ stata riportata la calma. “Ancora una volta mi trovo ad esprimere solidarietร , personale e dellโintera Azienda, ad uno dei nostri medici vittima di aggressione. Quanto avvenuto allโOspedale San Paolo รจ il segno di unโormai dilagante mancanza di senso civico. Altro aspetto drammatico รจ che la bestialitร di pochi ricade sulla qualitร assistenziale dei piรน”. Cosรฌ il direttore generale dell’ASL Napoli 1 Centro in merito allโaggressione avvenuta allโOspedale San Paolo di Fuorigrotta che questa notte in Pronto Soccorso ha visto lโaggressione da parte di un โpazienteโ ai danni di un medico
โreoโ di aver invitato lโuomo a non alzare la voce. Solo la personale capacitร del medico di difendersi ha permesso di limitare i danni. Il camice bianco รจ infatti riuscito a neutralizzare calci e pugni sferrati dallโenergumeno. “Manca il rispetto per la persona e per il lavoro altrui – prosegue Verdoliva -. Chi aggredisce un medico dimentica che il vero e unico nemico รจ la malattia”. Sull’aggressione รจ intervenuto anche Lello Pavone, responsabile dell’Fials azienzale: “Al di lร della cattiveria, della brutalitร รจ dell’ignoranza delle persone che ormai vivono in questa cittร , il 50% delle aggressioni avviene per la mancanza di personale , per la mancanza di procedure e protocolli certi e condivisi, per la disorganizzazione creata da scelte inappropriate dei vari responsabili a tutti i livelli, soprattutto nei vari ospedali di frontiera” , ha spiegato Pavone. Ce poi aggiunge: ” Senza condivisione ne con le parti sociali ne con i lavoratori , e soprattutto dall’incapacitร gestionale dei vertici presidiali, che continuano a tagliare, ridurre e accorpare e a non far funzionare i servizi, un esempio per tutti ( blocco operatorio San Paolo le operazioni terminano alle 14 sabato e domenica elezione chiusa , questo ferma tutto l’ospedale e la gente se la prende con gli operatori!!!). Soprattutto su queste cose, anche questa direzione generale nonostante tutti i suoi sforzi sta fallendo, anzi paradossalmente le aggressioni stanno aumentando, con tutto il rispetto prima di parlare delle varie leggi ferme in parlamento dove sappiamo bene quali sono i tempi che occorrono. Il direttore generale a cui va il nostro rispetto per il suo grande impegno, deve saper incidere su queste cose, prima che veramente qualcuno di noi si faccia seriamente male, insista di piรน su questi aspetti e difenda realmente tutti quei colleghi che hanno il coraggio di denunciare anche quelle aggressioni che vengono perpetrate dai suoi dirigenti, per nascondere la loro incapacitร . Anche queste sono aggressioni anzi vere e proprie intimidazioni,- conclude Pavone-come dei veri e propri camorristi. Si caro direttore alcuni suoi collaboratori , dirigenti che dovrebbero dare l’esempio si atteggiano a veri e propri camorristi , ma noi caro direttore generale fortunatamente non abbiamo paura di nessuno”.
Articolo pubblicato il giorno 21 Settembre 2019 - 14:45