Il Tribunale di Napoli (IV sezione, collegio C), al termine del processo celebrato con il rito ordinario a presunti esponenti del clan Di Lauro, ha condannato undici imputati che figurano tra i circa cento destinatari dell’imponente ordinanza di custodia cautelare emessa nel 2013 nei confronti dell’organizzazione camorristica di Secondigliano. Il giudice ha emesso nei loro confronti pene complessive per 97 anni di carcere. Due le assoluzione, tra le quali figura anche quella di Valentina Licciardi, accusata di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e di due cessioni di cocaina, per la quale la Dda aveva chiesto una condanna a 14 anni di reclusione. Valentina Licciardi, difesa dall’avvocato Nicola Pomponio, è stata assolta per non avere commesso il fatto. I giudici hanno anche scagionato i ras Giuseppe De Luca detto Peppe ‘a scarola e Giovanni Bellone dall’accusa di essere i capi promotori dell’organizzazione. Queste, invece, nel dettaglio le condanne inflitte agli undici imputati: Giuseppe De Luca, 16 anni in continuazione; Giovanni Bellone, 14 anni; Gennaro Balsamo, detto o’ scheletro 13 anni e 4 mesi in continuazione;Anna Matuozzo, 12 anni e 6 mesi Raffaele Chiummo e Giuseppe De Martino, 10 anni; Gianmarco Magliozzi, 7 anni. Angela Di Marzo e Carmine Del Medico, 6 anni; Giuseppina Puddu, 5 anni; Carmela Giordano, detta Melania 3 anni. Molti degli imputati sono in libertà.
Articolo pubblicato il giorno 21 Settembre 2019 - 07:14