Napoli. “Nella vicenda di Città della Scienza c’è un’unica priorità: la salvaguardia dei lavoratori ed il rilancio di una struttura fondamentale e riconosciuta a livello internazionale”. A dichiararlo, in una nota congiunta, sono i segretari generali di Cgil Campania, Cgil Napoli e Filcams Cgil Campania e Napoli, Nicola Ricci, Walter Schiavella e Luana Di Tuoro.“Città della Scienza – ricordano Ricci, Schiavella e Di Tuoro – come certificato dal lavoro svolto dal commissario Albano, era giunta due anni fa ad un punto di non ritorno, nonostante le potenzialità e la unicità del progetto. L’istituzione scientifica era in una gravosissima situazione finanziaria, derivata da una gestione quanto meno poco accorta, non sostenibile con le sole risorse della Fondazione. Questo nonostante, come accertato dalla gestione commissariale, la riscossione del premio assicurativo per l’incendio doloso del 2013, pari a circa 15 milioni di euro, e le provviste derivanti dalle donazioni private che ammontavano a 2 milioni di euro. Le casse vuote, cambiali, debiti, stipendi arretrati: segni palesi di una crisi strutturale e di lungo periodo, visto che tra le numerose spettanze arretrate, i lavoratori vantavano ancora stipendi risalenti al 2011. Inoltre – proseguono Cgil Campania, Cgil Napoli e Filcams Cgil Campania e Napoli – la struttura sconta ancora oggi non solo i danni economici, ma anche un serio degrado degli immobili, degli impianti e delle attrezzature. Tutto questo ed il rischio, paventato in atti ufficiali, di licenziamenti e esternalizzazioni, ha indotto la Cgil e la stragrande maggioranza dei lavoratori ad una lunga mobilitazione, culminata in 40 giorni di sciopero, fino all’arrivo del Commissario”.
Ricci, Schiavella e Di Tuoro lanciano quindi un appello alle istituzioni coinvolte nella vicenda di Città della Scienza. “Oggi – dicono – è tempo di voltare definitivamente pagina e lasciarsi alle spalle un passato così nefasto. Occorre far presto e bene, a partire dalla nomina di un forte ed autorevole comitato scientifico che rafforzi la mission originaria e dall’individuazione di nuove linee di attività i cui proventi integrino il necessario sostegno pubblico. La politica, le Istituzioni – in primis la Regione Campania che è l’unico socio finanziatore di Città della Scienza nonché ente di riferimento e controllo – devono dimostrare con i fatti, al di là delle polemiche strumentali, la volontà e la capacità di riportare in modo degno Città della Scienza ai livelli di eccellenza che le competono e che, per troppo tempo, le sono stati negati da una gestione infelice dei denari pubblici in essa investiti”.
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