Cogliere il nesso che esiste tra mafia, corruzione e pubblica amministrazione “sarebbe un buon punto di partenza”, ha proseguito Melillo,. La mafia, ha aggiunto, “รจ fatta di valori sostitutivi rispetto a quelli dello Stato, e tali valori non sono solo quelli dei mafiosi ma rappresentano una spaventosa normalitร che riguarda molti cittadini. Per combattere la mafia bisogna migliorare il filtro amministrativo, spesso composto da funzionari impreparati e quindi non in grado di opporsi allo strapotere mafioso”. Tra gli altri partecipanti, il senatore Pietro Grasso, giร procuratore nazionale Antimafia; Giacomo Di Gennaro, dell’Universitร Federico II di Napoli, curatore del ‘Rapporto criminalitร grandi aree urbane italiane’; il sostituto procuratore Dda Napoli, Alessandro DโAlessio; il generale Umberto Rapetto, giร comandante Nucleo frodi telematiche guardia di finanza; il presidente della Commissione Antimafia, Nicola Morra; l’assessora al Lavoro e Risorse umane della Campania, Sonia Palmeri
Articolo pubblicato il giorno 14 Settembre 2019 - 19:30