Di fronte a un’emergenza rifiuti oramai alle porte, che rischia di riportarci indietro di 20 anni, con l’unica differenza di avere Vincenzo De Luca seduto lì dove, ai tempi della grande crisi, sedeva Antonio Bassolino, per tamponare le deficienze e le negligenze di questa amministrazione regionale possiamo solo rimboccarci tutti le maniche. Sta a noi cittadini, con i nostri comportamenti virtuosi, limitando al massimo lo spreco e la produzione di rifiuti, tamponare in parte la totale inefficacia del piano e della legge rifiuti a firma di De Luca, mai attuati sebbene licenziati ben tre anni fa”.
“La gestione emergenziale dello stop dell’inceneritore di Acerra, già previsto, costerà fin troppo caro ai cittadini della Campania, sia in termini economici, con i costosissimi trasferimenti fuori regione, sia per le conseguenze sulla salute, con la riapertura siti di stoccaggio e la produzione di nuove ecoballe in aggiunta alle 4 milioni e mezzo di tonnellate che De Luca non è mai riuscito a smaltire. Costatata l’incapacità di chi ci governa, tocca a noi difendere il nostro ambiente e il futuro dei nostri figli. Abbattiamo sensibilmente il consumo della plastica, evitando monouso o acquistando detersivi alla spina, ad esempio. Evitiamo, in questa fase, di svuotare le cantine e di liberarci di ingombranti, che inflazionerebbe il lavoro delle società di raccolta. E facciamo nostri questi stili di vita anche quando la fase emergenziale sarà alle spalle, nell’attesa che l’era de Luca giunga al capolinea e al governo della Campania ci sarà una forza politica come la nostra che da anni si batte per istituire un sistema basato su riduzione dei rifiuti e una vera economia circolare”.
Articolo pubblicato il giorno 11 Settembre 2019 - 19:47