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Lopa Catapano: ‘La difesa della libertà del consumatore viene prima di tutto combattere gli Ogm significa preservare la nostra biodiversità’

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Gli Ogm sono inutili e nocivi per questo sono anni che ribadiamo il nostro appoggio all’associazioni ambientaliste di valorizzazione e promozione dell’agroalimentare Italiano e la nostra contrarietà all’ingresso di organismi geneticamente modificati in Italia. E’ importante tutelare le produzioni agroalimentari a livello locale e nazionale e preservarle dai rischi connessi agli Ogm, valorizzando l’eccellenza e la qualità della produzione Nazionale. IL CETA (Comprehensive Economic and Trade Agreement), è un trattato di libero scambio fra Canada e Unione Europea. Si tratta di un accordo che prevede l’eliminazione quasi totale dei dazi doganali fra i due partner, allo scopo di far risparmiare gli esportatori e offrire una scelta più ampia ai consumatori. In realtà in nome del mercato vengano abbandonati gli alti standard di sicurezza alimentare e ambientale adottati negli anni dall’Unione Europea. E’ per questo che allevatori, agricoltori, consumatori, sindacalisti, ambientalisti sono contrari ad un trattato che porterebbe ad un’indiscriminata liberalizzazione e deregolamentazione degli scambi con una vera e propria svendita del Made in Italy. È proprio su CETA che bisogna lanciare l’allarme, va smascherato un accordo che non è altro che un TTIP sotto mentite spoglie. In realtà a fronte dei presunti benefici attesi, il CETA introduce sostanzialmente un meccanismo di acritica deregolamentazione degli scambi e degli investimenti che non giova alla causa del libero commercio e pregiudica in modo significativo la qualità, la competitività e l’identità del sistema agricolo nazionale. Un ragionamento che si rifletterà a lungo termine e su scala globale sulle nostre scelte in materia di sfruttamento delle risorse. Dobbiamo mettere in campo un’azione tesa ad informare e sensibilizzare il Governo ed i Parlamentari italiani chiedendo loro di impedirne l’entrata in vigore in via provvisoria, nella direzione di ragioni di scambio improntate alla democrazia economica ed alla salvaguardia dei diritti dei consumatori e delle imprese. Il timore è che questa regola metta le basi per una preminenza giuridica delle grandi multinazionali a scapito della sovranità dei governi. Per queste motivazioni, e ce ne sarebbero ancora molte altre, siamo perplessi sulla nuova posizione del Governo. Cosi a margine della notizia di questi ultimi giorni, i Dirigenti Nazionali Rosario Lopa, componente del Dipartimento Nazionale Ambiente Territorio Turismo Agroalimentare, e Alfredo Catapano, componente del Dipartimento Commercio e Pmi del Movimento Nazionale per la Sovranità. Per il Segretario Nazionale dell’Mns (Movimento nazionale della sovranità) Marco Cerreto: Il Ceta è un accordo che non serve all’Italia, non prevede alcun principio di reciprocità e saremo invasi da prodotti contenenti estrogeni e farine animali che oggi in Europa sono vietate». Cerreto è seriamente preoccupato. Già ora All’ Italia sono state riconosciute appena 41 prodotti a marchio di tutela comunitario ( Dop , IGP , STG ) a fronte di un patrimonio di 288 prodotti tutelati L’Italian sounding come ad esempio il Parmesan coesisterà con il parmigiano reggiano e non sarà l’ unico esempio. Con il conseguente svilimento della originalità dei nostri prodotti». Quanto agli Ogm si rimane altrettanto sbigottiti circa l’apertura– su una questione su cui l’ Italia si è sempre contraddistinta a cominciare dalle battaglie intraprese dal 2002 e largamente condivise dalla gran parte delle organizzazioni del mondo agricolo. Perché combattere gli Ogm significa preservare la nostra biodiversità. Evidentemente qualcuno pensa di tutelare non il Made in Italy ma gli interessi delle multinazionali.


Articolo pubblicato il giorno 12 Settembre 2019 - 19:52

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