Sarno. Hanno un nome e un cognome i presunti autori dell’incendio divampato venerdì sulla collina del Saretto a Sarno, in provincia di Salerno. I carabinieri di Nocera Inferiore hanno individuato sei ragazzi, tra cui cinque minorenni. Secondo gli investigatori la baby gang sarebbe responsabile del vasto rogo che ha provocato l’evacuazione di circa duecento persone. La pineta, polmone verde della zona, è andata in gran parte distrutta e in duemila hanno rischiato di perdere la casa. A pochi giorni di distanza la paura è passata, ma per molte ore le fiamme hanno tenuto col fiato sospeso la popolazione.L’origine della devastazione è apparsa da subito dolosa.”Sono dei giovanissimi ad aver incendiato il Saretto. La verità di oggi brucia quanto il fuoco che ha distrutto il nostro amato Monte”, ha commentato il sindaco di Sarno, Giuseppe Canfora, affidando ai social la sua riflessione: “I giovani piromani da una parte ed i giovani volontari dall’altra. Sembra una lotta tra il bene ed il male; tra barbarie ed umanità; tra superficialità e generoso sacrificio”. “Sono stati – ricorda il sindaco – giorni convulsi, difficili, complicati. Oggi si sta ricostruendo un mosaico di pezzi di verità che lascia sgomenti per i danni, le modalità, il coinvolgimento di giovani della nostra città, le confessioni rilasciate”. E “Non parlerò di ‘una generazione’ nel grande rispetto dei tanti figli di Sarno che sono il nostro orgoglio, il nostro futuro ed invito anche voi, miei cari concittadini, a non farlo”. Ma la posizione del sindaco nei confronti dei responsabili del rogo è dura: “Chi ha distrutto la nostra terra ‘per uno scherzo’ (così avrebbero motivato tutto), merita di essere identificato, giudicato e condannato nella sua singola responsabilità e non generalizzando”. Quindi “confidiamo nella giustizia alla quale chiediamo pene severissime, esemplari, senza sconti, nella piena consapevolezza del grave crimine commesso”. “Ringrazio – conclude il sindaco su Facebook – gli investigatori per il lavoro rapido ed incessante. Attendiamo fiduciosi ulteriori chiarimenti dalle indagini”.L’inchiesta è condotta dai militari del Reparto territoriale di Nocera Inferiore con il supporto dei Forestali. Dai primi elementi raccolti grazie ai rilievi, sequestri di materiale e assunzione di informazioni, è emerso un quadro indiziario significativo che incastrerebbe il gruppo di adolescenti. La posizione del maggiorenne è al vaglio della pm Anna Chiara Fasano della procura ordinaria di Nocera Inferiore, mentre quella di tutti gli altri è stata affidata al pm Angelo Frattini della procura del Tribunale per i minorenni di Salerno.
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