Le Videoclip Sessions del Napoli Film Festival 2019. In concorso 60 opere musicali da tutto il mondo del Napoli Film Festival 2019. In concorso 60 opere musicali da tutto il mondo

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Torna per il secondo anno il concorso Videoclip Sessions a cura dalla redazione di www.freakoutmagazine.it, storica rivista musicale italiana coordinata da Giulio Di Donna. Dopo il successo della prima edizione, con la vittoria del regista portoghese João Pombeiro con il brano “Back to nature” di Nightmares On Wax, il prestigioso festival del cinema e dell’audio visivo partenopeo ripropone un interessante excursus nel variegato mondo dei video musicali e in particolare sonda le molteplici produzioni visive che arrivano da tutto il mondo a dimostrazione di quanto sia viva, oggi più di ieri, la necessità di produrre opere video per veicolare la musica. Diciotto nazioni rappresentate e 60 lavori selezionati tra gli oltre 600 videoclip giunti alla giuria composta dal toscano Michele Faggi, content manager presso il magazine Indie-eye.it, la giornalista Rai Cecilia Donadio e Alfredo Capuano, responsabile del festival Cuore di Napoli e professore dell’Accademia di Belle Arti di Napoli. In un’era in cui la fruizione del video è ridotta ai microschermi per smartphone e ad un audio insufficiente, nasce la voglia di riproporre in forma cinematografica i video realizzati da giovani e affermati videomakers. Molto forte la compagine delle clip di genere: la trap e il rap che fotografano il fenomeno del momento.
Tra i video in gara troviamo i lavori degli italiani Max Gazzè, Sick Tamburo, /handlogic, Egon, Gio Evan, Le Capre a Sonagli, Assalti Frontali, In Arte Gibilterra ma anche il ritorno del vincitore della scorsa edizione, il regista portoghese João Pombeiro che propone il nuovo video di Nightmares On Wax. Spicca il lavoro in 2D di una band cilena con alla voce Chino Moreno dei Deftones e quello della star tedesca-canadese Alice Merton e della star spagnola India Martínez. Folta la pattuglia degli artisti partenopei con: Libera Velo, Hapax, Capone&BungtBangt, Ferraniacolor, Napoli Milionaria che propongono l’anteprima assoluta dell’opera “‘A nuttata è passata”, omaggio alla città e al suo santo patrono, gli Indubstry, i Profugy, Malatja, Drakmah, Tidal Waves e Carl Hyle.
Per questa seconda edizione il successo è stato inaspettato con oltre 600 videoclip iscritti al concorso, ma tra questi ci sarà un solo vincitore.
I sessanta selezionati video provengono da Italia, Spagna, Lituania, Germania, Russia, Stati Uniti, Repubblica Ceca, Svizzera, Polonia, Ecuador, Ungheria, Irlanda, Cile, Inghilterra, Sud Africa, Slovacchia, Iran e Croazia. Molto forte la compagine delle clip di genere: la trap e il rap che fotografano il fenomeno del momento e in particolare con lavori provenienti dalla Francia, Israele e Colombia; mentre video dichiaratamente anti-razzisti e pro gender fanno capolino tra i titoli selezionati risultando di particolare impatto. Per il Napoli Film Festival diventa opportuna l’indagine nel mondo dei videoclip musicali. Questa forma audiovisiva breve, che mette insieme musica e immagini, è diventata un elemento imprescindibile per veicolare e promuovere la musica 2.0 Nonostante la fine delle TV musicali il videoclip si è rigenerato e grazie alle piattaforme di social networking la diffusione, e la conoscenza di nuovi mezzi e tecniche per la produzione, la quantità e la qualità dei video è aumentata. Oramai il processo promozionale, discografico e distributivo del mercato musicale, passa inesorabilmente da questo strumento che veicola rapidamente i contenuti con lo scopo di far apprezzare e approfondire le scelte musicali che gli artisti fanno ai fans o ai mezzi di comunicazione. Le Videoclip Sessions sono una sezione che va incontro alla necessità di concedere visibilità e occasione di confronto soprattutto ad una schiera di autori che, per scelta o per altre ragioni, orbitano distanti dai canali “istituzionali”, preferendo svincolarsi e operare in ambiti e settori più “indipendenti”. I sessanta videoclip verranno proiettati – a blocchi di 15 – nei giorni 25, 26, 27, 28 settembre presso il Castel dell’Ovo di Napoli all’interno della Mostra Biopics3 – The End di Fabio Govoni. L’ingresso è libero. Gli orari delle proiezione dei videoclip e il programma degli incontri:
25 settembre – dalle ore 17 alle 18.30 mentre nei giorni 26 – 27 – 28 settembre dalle ore 16.00 alle ore 17.30
Premiazione del miglior videoclip il 29 settembre.
La proiezione dei videoclip in concorso sarà preceduta da un incontro dedicato all’importanza del video nel mondo della musica, a seguire incontri ed approfondimenti a cura di Napoli Film Festival, Freak Out e DiscoDays introdotti da Nicola Iuppariello.
Giovedì 26 settembre dalle ore 17:30 “Ray: musica, cinema e leggenda sotto il segno del… Genius”
Michelangelo Iossa (scrittore e giornalista musicale) ci conduce attraverso un viaggio nel segno del Genius. Una narrazione alla scoperta e riscoperta di Ray Charles, uno tra i più grandi musicisti di tutti i tempi. Omaggio all’opera in mostra “Ray Foxx”, ispirata al biopic “Ray” interpretato da Jamie Foxx.
Venerdì 27 Settembre ore 17:30 “Hendrix: un mito senza Tempo”. Carmine Aymone (scrittore e giornalista musicale) ci narrerà delle imprese musicali e della concitata e breve carriera artistica di Jimi Hendrix e di come la sua musica lo abbia reso immortale. Omaggio all’opera in mostra “Jimi Benjamin”, ispirata al biopic “Jimi, All is By My Side” interpretato da Andre Benjamin.
Sabato 28 Settembre ore 17:30 “Bohemian Rhapsody e la rinascita dei Queen”.
Claudio Tassone (responsabile comunità Queeniana Italiana) ci spiegherà l’impatto sulle nuove generazioni della pluripremiata pellicola dedicata ai Queen e di come possa rivivere un mito grazie al cinema. Omaggio alle varie versioni di “Freddie Malek”esposte in mostra, ispirate al biopic “Bohemian Rhapsody”interpretato da Rami Malek.


Articolo pubblicato il giorno 23 Settembre 2019 - 11:54

Regina Ada Scarico

Regina Ada Scarico, ha lavorato per oltre 15 anni nel mondo del teatro e dello spettacolo in generale e ha avuto esperienze molto lunghe in qualità di amministratrice e coordinatrice di compagnia in spettacoli complessi, con numerosi attori e personale. Ha curato, sempre nell’ambito delle compagnie teatrali e anche nell’ambito più generale dell’organizzazione di eventi, sia i rapporti con Enti e soggetti terzi sia quelli con la stampa e il mondo dei mass media, avendo gestito più volte in piena autonomia l’ufficio stampa in occasione di spettacoli, rassegne, mostre ed eventi

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