#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
ULTIMO AGGIORNAMENTO : 23 Gennaio 2025 - 09:58
7.5 C
Napoli

Le vedette del clan controllavano il rione dello spaccio in sella a bici elettriche

facebook

SULLO STESSO ARGOMENTO

Nelle prime ore di questa mattina, in Napoli, Castellammare di Stabia e Pompei  i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Castellammare di Stabia, coadiuvati nella fase esecutiva da quelli territorialmente competenti, hanno dato esecuzione ad unโ€™ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta di questa Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 12 indagati (9 dei quali raggiunti dalla misura cautelare della custodia in carcere e 3 da quella del divieto di dimora nella regione), ritenuti responsabili, a vario titolo, di estorsione aggravata in concorso e associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti aggravata dalla finalitร  di agevolare il locale clan camorristico, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.

PUBBLICITA

Lโ€™indagine, diretta da questa Procura Antimafia e condotta dai predetti militari della cittadina stabiese, ha avuto inizio nel 2015 quando un esponente di spicco della famiglia egemone nel rione Savorito, quella degli Imparato (anche conosciuti col nome dei Paglialoni, fiancheggiatori del clan Dโ€™Alessandro), ha avvicinato il titolare di un esercizio commerciale per imporgli la fornitura di estintori.

La conseguente attivitร  investigativa, compiuta soprattutto attraverso attivitร  tecniche e servizi di osservazione e pedinamento, ha consentito di:
– accertare lโ€™attivitร  estorsiva posta in essere da alcuni degli indagati che, appartenenti alla famiglia Imparato, effettuavano, per conto di terzi, il recupero di crediti insoluti anche nei confronti di soggetti asseritamente appartenenti ad altri clan;
– smantellare, grazie ai numerosi arresti, perquisizioni e sequestri di stupefacente, la storica โ€œpiazza di spaccioโ€ del quartiere stabiese del rione Savorito, facente capo agli Imparato, allโ€™interno della quale operavano, con precise mansioni, addetti alla vendita di cocaina, marijuana e hashish (costantemente rimpiazzati dopo gli arresti), custodi della droga e vedette che, in sella di biciclette elettriche, per le vie del rione, erano poste a guardia del dispositivo;
– appurare che lโ€™organizzazione aveva la disponibilitร  di armi da fuoco e che, sebbene autonomamente gestita, parte degli introiti derivanti dallโ€™illecita attivitร  andavano ad alimentare le casse del clan Dโ€™Alessandro;
– documentare, tra gli altri, un episodio nel corso del quale un assuntore veniva dapprima violentemente aggredito, per essersi approvvigionato di stupefacente da una โ€œpiazza di spaccioโ€ concorrente, per poi essere โ€œriabilitatoโ€ dal capo dellโ€™organizzazione in quanto cliente abituale.

Dopo la notifica, i 9 arrestati verranno messi a disposizione dellโ€™A.G. mandante presso la casa circondariale di Napoli โ€“ Poggioreale mentre i restanti 3 comunicheranno ai carabinieri competenti per territorio il nuovo domicilio per consentire i controlli.
In carcere sono finiti i boss Michele Imparato “zรฌ Peppe” e suo fratello Salvatore “Totore ‘o paglialone”, insieme a Ciro Amodio, Nicola Capasso, Gregorio Cesarano, Giovanni Di Maio, Giovanni Longobardi, Francesco Massa e Silvio Onorato. Obbligo di dimora fuori dalla Campania per Pasquale Cabriglia, Catello D’Auria e Domenico Fortunato.


Articolo pubblicato il giorno 9 Settembre 2019 - 09:48


facebook

ULTIM'ORA

DALLA HOME

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE

Cronache รจ in caricamento