Conclusa l’operazione “Keep Solofrone Clean” nei primi mesi di quest’anno, non si sono arrestati i controlli e le ispezioni del Nucleo di Polizia Ambientale Guardia Costiera, istituito presso la Procura della Repubblica di Vallo della Lucania, nell’areale industriale che si estende lungo i comuni di Agropoli, Cicerale e Ogliastro Cilento.
Lo aveva preannunciato il Procuratore Capo, Dott. Antonio RICCI, ai giornalisti intervenuti alla conferenza stampa del 24/01/2019 presso l’Ufficio Circondariale marittimo di Agropoli, precisando che le attività di polizia ambientali non si concludono con la chiusura dei singoli procedimenti penali, ma è necessario effettuare un continuo screening del territorio al fine di garantire la migliore tutela dei delicati valori ambientali esistenti.
Nella giornata di ieri, proprio nell’ambito di uno dei controlli periodici disposti dal Procuratore RICCI presso gli opifici presenti nel comune di Ogliastro Cilento, i militari della Guardia Costiera, agli ordini del comandante Giulio CIMMINO, congiuntamente al personale tecnico dell’ARPAC di Salerno, hanno sequestrato e messo i sigilli ad un impianto industriale adibito alla distillazione di diluenti chimici utilizzati nei processi di lavorazione. In particolare, il pool investigativo accertava la deliberata immissione in aria di esalazioni pungenti e moleste di liquido solvente, potenzialmente lesive per la salute umana.
Peraltro, l’inquinamento era stato percepito anche dalla popolazione circostante; alcune persone hanno dichiarato agli inquirenti di aver accusato bruciore agli occhi e gonfiore alle vie respiratorie.
Articolo pubblicato il giorno 12 Settembre 2019 - 18:06