Mister Caserta, alla vigilia della delicatissima sfida tra Juve Stabia-Cittadella, è intervenuto nella sala stampa del Romeo Menti per parlare della situazione della sua formazione:
“Non mi piace parlare della società, di me o dei calciatori. Dobbiamo parlare al completo, dandoci del noi perché questa è una famiglia, anche se qualcuno lo ha dimenticato. Nei momenti negativi la famiglia si deve stringere e rafforzare ancora di più, qui vale la stessa cosa: ora che il momento è difficile la famiglia Juve Stabia ha bisogno a maggior ragione di tutti, in primis dei tifosi. Io non mi fascio la testa, continuo a lavorare solo per il bene della squadra. La Juve Stabia è la “mia” creatura, a cui tengo quanto alle mie bambine, e state certi che darò il massimo per questa società e questa squadra. Di tutti quelli che parlano a vanvera, non avendo mai avuto interesse e affetto reale verso la squadra, non me ne frega niente.
Stiamo dando il massimo di quello che abbiamo ora, evidentemente ci sono dei limiti ma questi non li combattiamo cercando la polemica. Gli attacchi, soprattutto quelli gratuiti e per sentito dire, non portano a nulla, ma non parlo della mia situazione, ma di tutto il complesso Juve Stabia. A livello professionale accetto i giudizi di chiunque, ma a livello umano non permetto a nessuno di dirmi nulla. Quella di domani è una gara importantissima, da non sbagliare. Affrontiamo la squadra che nell’ultimo campionato ha sfiorato la Serie A, ha cambiato poco e viene da una gara positivo. Noi dovremo fare la nostra gara, sopperendo ad eventuali lacune correndo più degli altri. I ragazzi non li condanneró mai perché non c’è una gara in cui non mi abbiano dato tutto: ovviamente poi il momento è negativo e con l’Ascoli di cinque palle non ne è entrata una e a Crotone abbiamo preso gol a tempo scaduto. Ci serve solo una scintilla per superare questo momento; mi rendo conto che la situazione non è positiva ma cerchiamo fattori per avere fiducia.
Il mio modulo è il 4-3-3, il 3-5-2 viene ad uno step successivo. A Crotone l’ho scelto perché avevo Mezavilla come unico centrale, adattato, in attesa di Tonucci ed Allievi. In casa non mi discosterò dal 4-3-3 perché dobbiamo puntare senza indecisione alla vittoria ma ovviamente il risultato, come abbiamo visto, dipende da tanti fattori.
Mallamo ha ripreso gli allenamenti con la squadra, Fazio ancora no. Allievi sta bene ma gli manca il ritmo, anche di allenamento con gli altri compagni. Tonucci lo rivedremo dopo la sosta. L’emergenza è in difesa, gli altri reparti stanno più o meno bene. Bifulco e Del Sole stanno ormai bene. Dovremo valutare anche come stanno i calciatori dopo tre partite in una settimana.
La certezza è che io, e con e la squadra, stiamo dando tutto. Il resto per me non conto, ognuno ragione come meglio crede ma io penso solo a tirare fuori la Juve Stabia da questa situazione. Sono certo che se torneremo cattivi come lo scorso anno, ci salveremo”.
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