Vita segnata da un’infanzia difficile, figlio di un uomo violento, la voglia di riscatto, il lavoro e poi imprenditore di successo in una terra dove la camorra spesso distrugge ciò che con fatica si è costruito: Luigi Leonardi, l’imprenditore napoletano autore del libro ‘La paura non perdona’, racconta se stesso, la sua esperienza nella speranza che questa possa aiutare tanti altri come lui. Attivista nella battaglia contro la violenza sulle donne, Leonardi ha spesso raccontato sui social la sua vita a partire dall’infanzia, segnata dall’essere figlio di un uomo violento. La descrizione di una particolare situazione di sofferenza struggente che ad approfondire la sua storia. Una storia appunto, molto complicata la sua, che oscilla tra alti e bassi; prima bambino vittima di violenza assistita, imprenditore di successo poi. Perché Luigi Leonardi è anche questo: un imprenditore, che fino al 2002 fatturava sei milioni di euro annui con la sua impresa di impianti di illuminazione, che vantava ben 36 dipendenti. Ma un giorno qualunque si ritrova due malviventi in uno dei suoi negozi, che gli chiedono una somma ingente in cambio di “protezione”. Per la sua azienda è l’inizio della fine. Aggressioni, minacce e ricatti caratterizzeranno da quel momento la sua vita; Luigi Leonardi non si arrende e sceglie di denunciare i suoi aguzzini. La sua lotta alla camorra parte da lì, dal giorno in cui realizza che non può cedere ancora. Sembra il classico lieto fine, ma ancora una volta non è così. Con la denuncia infatti inizia un’altra odissea… Diversa, s’intende, ma non meno dolorosa. L’imprenditore resta impigliato nella rete della macchina burocratica. Considerato dalla procura testimone di giustizia, nel 2016 viene “declassato” dalla stessa a collaboratore di giustizia, la motivazione addotta è una lontana parentela equivoca dell’imprenditore. Un’onta questa, che Leonardi proprio non riesce a digerire. Si ribella nuovamente, questa volta contro quello Stato che avrebbe dovuto proteggerlo, ma la strada resta in salita.
E allora, oggi chi è Luigi Leonardi?
“Oggi come allora, sono un imprenditore che nonostante tutto continua a sentirsi tale e continua ad inseguire il desiderio, più che sogno, di rimettere in piedi la sua azienda dal preciso momento in cui nel gennaio del 2002 la camorra si è presentata, per dirla alla De Filippo “con tutti i sentimenti”.
Non è semplice, soprattutto se lo Stato che dovrebbe aiutarti e dare appoggio nelle falle del sistema, in realtà, ti rema contro.
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