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Il figlio di Della Corte: ‘Che giustizia è questa? Che esempio viene dato? Anche i premi ai baby killer?’

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Sdegno e rabbia per la decisione di concedere un permesso premio per la festa dei 18 anni di Ciro U. uno dei tre killer del vigilante Francesco Della Corte, preso a sprangate e ridotto in fin di vita fino a provocarne poi la morte, il 3 marzo 2018 a Napoli, dal branco che gli voleva prendere la pistola. Le immagini del compleanno sono finite sui social scatenando la reazione dei familiari della vittima. “E’ una vergogna, ma come è possibile che un killer, dopo solo un anno di galera, esca in permesso premio per festeggiare i suoi 18 anni?”. A parlare è Giuseppe, il figlio di Franco Della Corte. E’ rimasto incredulo di fronte alla notizia che uno degli assassini del padre abbia potuto usufruire di un permesso premio e festeggiare. “Sono stati troppo morbidi con gli assassini di mio padre – dice – Capisco che e’ la legge, che era il rito abbreviato, ma già la condanna è stata irrisoria. Anche il premio. Capisco che chi gli ha concesso l’uscita poteva farlo, ma proprio non ne capisco il motivo”. “Quello è un assassino, ha ucciso mio padre, un uomo radioso, un genitore che ci ha trasmesso valori – sottolinea – Abbiamo perso così nostro padre e ci hanno creato un dolore tale che e’ difficile accettare, e addirittura la festa di 18 anni? Noi continuiamo a chiedere giustizia – aggiunge – la condanna la deve scontare in carcere non può entrare e uscire usufruendo di premi. Stiamo parlando di un omicida, un killer-ragazzino. Che esempio viene dato? Un altro ragazzino che ora vede che questo assassino è uscito a festeggiare i suoi 18 anni – afferma -sente che può fare quello che vuole. Cosa gli impedisce di fare una rapina o anche peggio?. La legge è troppo morbida con i minorenni – conclude – Ora starò ancora più vicino a mia madre e mia sorella. Qualcosa si deve smuovere e sapere che tutti ci sono vicini, ci dà forza per andare avanti”.

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Articolo pubblicato il giorno 10 Settembre 2019 - 22:31

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