Un esercito di circa 30 mila lavoratori e lavoratrici in balia di padroni e padroncini senza scrupoli. Personale in divisa ma non armato gli ex portieri ora denominati ” fiduciari ” a Napoli e provincia sono un esercito di persone che sono in balia di padroni e padroncini senza scrupoli interessati unicamente al massimo del profitto. Lavoratori che chiedono l’intervento della Guardia di finanza, dell’ispettorato del lavoro e dei carabinieri del nucleo di tutela del lavoro per procedere a controlli effettivi e incrociati e ripristinare regole e diritti. Il contratto nazionale di lavoro e le leggi vigenti prevedono che la durata normale del lavoro effettivo, per la generalità delle aziende commerciali, è fissata in 40 ore settimanali. Al fine di garantire la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, il contratto stabilisce un riposo minimo continuativo di almeno 9 ore per garantire un’adeguata protezione dei lavoratori.
Moderno schiavismo. Lavoratori sfruttati, che non hanno la possibilità di cenare prima o dopo il servizio, spesso sono costretti a consumare un misero piatto di pasta o qualche avanzo mangiato al volo, senza beneficiare di maggiorazione notturna, di straordinari, di pause. Il guadagno vero di questi pseudo-imprenditori non è più sul fatturato, ma sul risparmio con contratti fittizi o sul nero nei confronti dei dipendenti. Contratti da 15 ore per poi costringere a farne 48, 50 o più senza straordinari. Contratti da apprendistato da 40 ore, poca spesa del titolare per via delle agevolazioni fiscali, ovvero se hai 31 anni non ti assumo perché sei vecchio. Meglio un giovanotto. E i professionisti dove stanno in tutto ciò? Contratti a chiamata, senza Trattamento di fine rapporto, senza malattie, senza nulla, rinnovabili per anni senza problemi. Pagamenti a nero da pochi euro l’ora per un paio di ore extra nel week end. Senza entrare nello specifico della busta paga che non corrisponde mai alla paga effettiva.
“Solo talune grandi aziende a livello nazionale mantengono i standard di legge”, dichiara Il sindacalista napoletano Giuseppe Alviti leader associazione guardie particolari giurate puntando il dito sulle istituzioni che non hanno protetto l’unicità del servizio delle guardie particolari giurate che indossano una divisa come i fiduciari ma con la pistola al fianco e altre caratteristiche di ingaggio e di qualifica. E poi aggiunge a: “Non avere controllato su questa miriade di piccole aziende che sfruttano giovani in uno show di divise carnevalesche , appunto gli ex portieri, ha portato molta confusione tra la gente e le committenze private.
Da sindacalista chiedo da anni a chi di competenza di intervenire ma è una battaglia contro i mulini a vento e non mi piace fare più il Don Chisciotte”.
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