E’ morto a 85 anni Bruno Grandi, presidente onorario della Federazione Internazionale di ginnastica e dirigente storico della Federazione italiana. In una nota la federginnastica ricorda che Grandi è stato “un dirigente sportivo che ha segnato profondamente non solo l’evoluzione delle discipline ginniche, in Italia e nel resto del Mondo, ma che è stato un autorevole protagonista sul palcoscenico sportivo nazionale e olimpico”. Forlivese, innamorato della sua città e delle sue origini, tanto da portare di recente nella cittadina romagnola una tappa di Coppa del Mondo di Acrobatica e il Museo della Ginnastica, da lui fortemente voluto, è stato per molti anni atleta e tecnico prima di diventare un dirigente sportivo. Guidò la Nazionale Italiana in due edizioni olimpiche rimaste, per motivi molto diversi, nell’immaginario collettivo: Monaco’72 e Montreal’76, vivendo in prima persona sia il terribile attacco terroristico dell’organizzazione palestinese Settembre Nero, in Germania, sia il meraviglioso “Perfect 10” di Nadia Comaneci, in Canada. La sua presidenza resterà per sempre e indissolubilmente legata ai grandi successi di Jury Chechi, grazie al quale vincerà la sua unica medaglia a cinque cerchi in 23 anni di presidenza: l’oro agli anelli di Atlanta 1996. Commendatore della Repubblica, Collare d’oro al merito sportivo e insignito dell’Ordine del merito sportivo dal Presidente della Repubblica Rumena, del Flambeaux d’Or dal Panathlon International e della Guirlande D’Honneur dalla FICTS, Bruno Grandi è sempre stato, soprattutto, “il Professore”
Articolo pubblicato il giorno 13 Settembre 2019 - 11:03