Il tribunale di Napoli, sezione Lavoro, ha condannato Vincenzo Pastore, ex presidente del Comitato regionale Lnd-Figc Campania, “alla restituzione delle somme percepite a titolo di retribuzione nel corso del rapporto di lavoro e alla restituzione in favore della srl Calcio Campania Immobiliare della somma di 150.473 euro oltre interessi dalla maturazione dei singoli crediti al saldo”. “Lo strumentale ampliamento – si legge nella sentenza – dell’attivita’ sociale della srl; la nomina del Pastore quale presidente del Comitato, con contestuale risoluzione del rapporto di lavoro intanto intrattenuto con lo stesso Comitato per dimissioni del Pastore con perdita della retribuzione prima percepita; la immediata assunzione del Pastore quale dirigente e direttore della srl, della quale l’unico socio era proprio il Comitato presieduto dal Pastore; la previsione nell’accordo di compiti che il Pastore sin dalla stipula del contratto non poteva svolgere (dirigere e controllare i dipendenti dell’impresa) e che mai ha concretamente svolto, avendo il Pastore svolto solo attivita’ riconducibili alla carica di presidente del Comitato; rendono evidente che il contratto di lavoro a tempo indeterminato siglato tra le parti il 6.12.2012 e’ da ritenersi radicalmente nullo”. La giustizia sportiva aveva gia’ detto la sua su Vincenzo Pastore comminandogli nel 2016 una inibizione di 18 mesi poi diventati 5 anni in sede di appello. Tra le contestazioni mosse all’ex presidente del Comitato Campania della Federcalcio quella di aver tenuto un comportamento doloso non rilevando l’irregolaratia’ di 1272 partite.
Articolo pubblicato il giorno 20 Settembre 2019 - 14:02