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Edilizia, a Napoli incontro con le comunità albanesi e romene promosso dalla Fillea Cgil Campania

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La Fillea Cgil Campania incontra le comunità albanesi e romane presenti in Campania per discutere dei diritti dei lavoratori del settore delle costruzioni. L’appuntamento è per venerdì 20 settembre alle 9.30 nel salone “G. Federico” della Cgil Campania (via Toledo, 353 – Napoli). L’incontro, promosso dal segretario generale Enzo Maio e delle segreterie territoriali di Avellino, Benevento, Caserta e Salerno con la Cgil Campania, vedrà la partecipazione del segretario generale Fillea Cgil Campania, del segretario generale Cgil Campania, Nicola Ricci, del coordinatore Area Migrazioni e Mobilità internazionale dell’Inca Cgil, Claudio Piccinini, della responsabile politiche migranti Fillea Cgil nazionale, Mercedes Landolfi, di Andrei Sfirloaga dell’ambasciata di Romania in Italia, del presidente dell’associazione napoletana degli albanesi in Italia, Iskander, Xhuljan Lala e dei responsabili degli sportelli Inca all’estero Emilia Maria Spurcaciu (Inca Romania), Abele Bejko (Inca Albania) e Geri Ballo, esperta di politiche migratorie di seconda generazione.

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“Le comunità albanesi e romene sono tra le più numerose presenti in Campania e anche quelle maggiormente impegnate in edilizia. Sono infatti circa 1400 i lavoratori di queste comunità – spiega il segretario generale Filea Cgil Campania, Enzo Maio – impegnati nel settore delle costruzioni. Ma la nostra esperienza e la nostra capillarità sul territorio ci dice che molti altri vivono condizioni di marginalità e di nero totale. Il 90 per cento di questi lavoratori sono uomini dai 30 ai 60 anni: forza lavoro importante, molto spesso sottopagati e ai margini delle opportunità contrattuali come indennità extracontrattuali, premi di settore, previdenza e sanità integrativa a cui si accede sono con formale adesione. Il 3 per cento sono ultra 60enni e il 7 per cento under 30. Giovani e meno giovani – conclude Maio – che possono cogliere opportunità e occasioni per uscire dignitosamente dal mercato del lavoro, oppure che vi possono entrare utilizzando le opportunità formative e premiali previste per le nuove generazioni”.


Articolo pubblicato il giorno 18 Settembre 2019 - 14:33

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