L’eccidio di Nola è stata la prima rappresaglia dell’esercito nazista contro l’esercito italiano. Undici ufficiali italiani furono fucilati dagli ex alleati in piazza d’Armi. Un massacro che per decenni è stato quasi dimenticato e che nel 1997 grazie all’associazione nazionale Amici del Marciapiede, con l’amministrazione Ambrosio che ha riconosciuto il giusto valore e sacrificio alle tante vittime innocenti, è diventato un appuntamento in agenda per la città.
Negli anni è cresciuto il desiderio da parte di giovani generazioni di approfondire il tragico evento. Molte scuole cittadine durante l’anno scolastico, grazie anche all’impegno di docenti e dirigenti scolastici, organizzano momenti di riflessione sull’accaduto con elaborati e docufilm. Negli anni sono stati diversi i parenti e i figli delle vittime che sono stati presenti a Nola alle manifestazioni organizzate dall’associazione Amici del Marciapiede e dall’amministrazione comunale come Alberto Liguoro (figlio del tenente Alberto Pesce, autore di uno straordinario romanzo verità “Cronaca dell’eccidio); Maurizio Forzati, figlio di Enrico Forzati, medaglia d’oro al valore milutare; Nicola De Pasqua, figlio del Colonnello Michele De Pasqua ;Mario De Manuele, nipote del capitano Mario de Manuele; Gino Iacovone, nipote del tenente Gino Iacovone; Umberto Santino, marito della figlia del capitano Mario De Manuele, autore della Strage rimossa ed Ugo Tebaldini, testimone oculare dell’ eccidio. In occasione del 76°anniversario di quel tragico episodio, noto come eccidio di Nola, domani alle 12,30 l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Gaetano Minieri deporra’ una corona di alloro presso il monumento ai Caduti. La cittadinanza è invitata a partecipare.
Articolo pubblicato il giorno 10 Settembre 2019 - 19:01