La vittoria sul Liverpool sembra aver dato ancora più forza, sicurezza e fiducia al Napoli che senza eccessivi pericoli e soolida concretezza non cade nella trappola Lecce, esce dal catino di ‘Via del Mare’ con tre punti (‘blindati’ dopo meno di un’ora) e si mantiene in corsa non allontanandosi dalle vette della classifica. Le rotazioni volute da Ancelotti non fanno girare la testa e il tandem Llorente e Milik ha dato i suoi frutti con l’ex attaccante dei Reds, alla sua prima da titolare con la maglia azzurra, protagonista di una doppietta e di una prova convincente che certifica il suo talento e il buon stato di forma: firma il vantaggio, si procura il rigore realizzato da Insigne, e poi piazza il poker del 4-1 finale manifestando una intesa con tutta la squadra che regala ottimismo e fiducia. E’ tutta sua la copertina di questa vittoria su un Lecce, reduce dal successo contro il Torino, che si è dimostrato avversario complicato ma ha pagato la differenza di qualità che si è espressa in campo. Turn over per Ancelotti che tra i pali sceglie Ospina (titolare dopo cinque mesi) con Elmas che trova spazio a metà campo e Mertens che rifiata. LLorente al fianco di Milik in avanti (che torna in A dopo 120 giorni) e in campo anche Insigne. I padroni di casa, forte della vittoria contro il Torino, partono bene con Farias che carica un destro dalla trequarti con pallone a lato e Mancosu, pericoloso con un mancino teso. Il Napoli, dopo un avvio accorto, inizia a prendere le misure e tra il 22′ e il 23′ si fa pericoloso prima con Insigne (Gabriel si distende in angolo) e un minuto dopo con la doppia occasione capitata a Llorente (colpo di testa schiacciato) e Fabian Ruiz sotto porta. Ancora una volta è un reattivo Gabriel salvare i pugliesi che però nulla può sulla freddezza davanti all’area piccola dell’ex attaccante del Liverpool: Milik viene liberato in area da Zielinski che viene sporcata da Rossettini, Llorente si avventa su quella palla sporca e sfoderando il suo killer istinct non sbaglia allargando il piatto. Il Napoli ora gioca in discesa e dieci minuti dopo trova il raddoppio su un rigore per un fallo di mano di Tachtsidis concesso dopo la consultazione del Var. Insigne dal dischetto si fa parare il tiro ma l’arbitro fa ripetere per il movimento anticipato del portiere tra le vibranti proteste del pubblico. L’attaccante della nazionale stavolta non fallisce firmando il suo 80/mo centro in maglia azzurra.Il Lecce nella ripresa aumenta il suo peso offensivo per riaprire il match e ci prova con Lucioni con un colpo di testa alto di un soffio. Ma al 52′ è il Napoli, abile a distendersi in contropiede, a concretizzare subito con Fabian Ruiz: giunto dal limite si porta la palla sul mancino e batte Gabriel con una conclusione a giro. Una ingenuità di Ospina però restituisce un po’ di speranza al Lecce: dopo una parata abbandona i pali e travolge Farias, L’arbitro Piccinini non ha dubbi e indica il dischetto dopo il Var con Mancosu che spiazza l’estremo difensore colombiano e riapre il match. Il Napoli sembra aver perso un po’ di pressione dopo il triplice vantaggio e fatica a ritrovare la giusta concentrazione lasciando al Lecce la possibilità di sfruttare facili ripartenze. Passeggia e mastica nervoso Ancelotti che inserisce Lozano per Milik (protagonista di una prestazione non indimenticabile ma reduce da un infortunio che lo ha tenuto fuori per molto tempo) e Callejon per Elmas cambiando modulo (4-4-2) con Insigne che arretra così da accorciare la squadra e contenere gli assalti leccesi. Il Napoli gestisce così il gioco senza rischiare ulteriormente, attraverso il palleggio e una maggiore concentrazione al centro del campo. E arriva la doppietta di Llorente, la stella spagnola preso a parametro zero, che appoggia in rete su una girata di insigne che il portiere non riesce a bloccare. C’è spazio anche per il riscatto di Ospina che nega il gol del 4-2 a Tabanelli deviando un destro teso sul palo.
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