Napoli. L’Unione Sindacale di Base, ancora una volta, denuncia i ritardi da parte della Regione Campania e della Città Metropolitana di Napoli nell’assicurare gli strumenti idonei affinché venga garantito il diritto alla mobilità dei cittadini ed una sana occupazione per i dipendenti della CTP (Compagnia Trasporti Provinciale).
Servizio a singhiozzo e corse soppresse. Dal deposito di Arzano, quotidianamente, a fronte delle 150 vetture programmate, ne vengono messe in esercizio solo 20. Tra l’altro, gli autobus vanno a rifornirsi presso distributori privati ormai da diversi mesi, con costi e danni smisurati. Non va meglio nel deposito di Teverola dove a fronte dei 130 previsti ne escono solo 50. L’unico deposito in cui riesce a fornire un livello accettabile di servizio (85%) è quello di Pozzuoli.
“Continueremo ad opporci, come finora fatto, allo sfascio del TPL – afferma Peppe Ferruzzi del Coordinamento USB Lavoro Privato – non lasceremo che l’immobilismo decisionale della politica possa regalare ai privati la gestione del servizio pubblico. Bisogna attivare un concreto piano di sostituzione e manutenzione dei bus. Ricercare intese per salvare l’Azienda ed i livelli occupazionali, costruire un argine politico e strutturale al rullo compressore delle privatizzazioni e del ridimensionamento del trasporto pubblico. A rimetterci sono anche e soprattutto i lavoratori, che vivono in una continua e angosciante incertezza professionale – continua Ferruzzi – una situazione che si riflette, ovviamente, sui disagi arrecati all’utenza che resta così sprovvista del servizio. *In tutto questo marasma c’è chi pensa ad indire concorsi interni all’azienda, cercando posti di comodo per i soliti noti privilegiati, aggravando così ulteriormente la già disperata situazione economico-finanziaria aziendale.* Chiediamo al Sindaco della Città Metropolitana di dare la massima priorità all’espletamento del servizio, senza cedere ai ricatti ed ai veti incrociati.Di riconsiderare la proposta, avanzata in campagna elettorale e sostenuta dalla nostra Organizzazione Sindacale, di costruire un’unica Azienda di Trasporto a scala metropolitana (ANM e CTP), opponendosi allo scellerato disegno antisociale di privatizzazione del settore, portato avanti da anni dal Presidente della Regione Campania ”.
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