Nessun rischio che gli aumenti delle tariffe per l’ottenimento delle patenti di guida siano richiesti in modo retroattivo agli utenti. Lo afferma il Codacons, smentendo “l’allarme infondato lanciato da una associazione dei consumatori in merito al regime Iva al 22% sulle patenti”. ”Il rischio di rincari riguarda esclusivamente chi conseguirà in futuro la PATENTE, e non è in alcun modo possibile che chi ha già ottenuto il documento di guida negli ultimi 5 anni si veda recapitare alcuna richiesta di pagamento – spiega il presidente Carlo Rienzi -. Si tratta dunque di un allarme infondato che crea confusione su un argomento molto serio e che, al contrario, andrebbe affrontato con misure urgenti per chiarire i dubbi di utenti e autoscuole”. ”Se entrerà in vigore l’Iva al 22% sui corsi per l’ottenimento della PATENTE ci sarà un generalizzato rincaro delle tariffe per i futuri automobilisti, con il costo per l’ottenimento del documento di guida che raggiungerà quota 1.200 euro – prosegue Rienzi -. Nel caso in cui la legge imponesse alle autoscuole di versare anche l’imposta per gli ultimi 5 anni, i costi a carico delle imprese rischiano di essere trasferiti sugli utenti finali – e non certo su coloro che hanno già ottenuto la PATENTE – con ulteriori rincari a cascata per i nuovi patentati”.
Articolo pubblicato il giorno 6 Settembre 2019 - 20:42