foto di repertorio
La decima sezione del tribunale del Riesame di Napoli, ha disposto la restituzione di beni societari ai fratelli Antonio e Nicola Diana (presidente e vicepresidente della Fondazione Diana) e del loro zio Armando, di Casapesenna (Caserta), coinvolti nel gennaio scorso in un’inchiesta della Dda, per concorso esterno in associazione camorristica. La decisione è arrivata dopo il precedente annullamento della Cassazione con rinvio ad una diversa sezione del tribunale. Gli imprenditori erano stati scarcerati lo scorso maggio dopo quattro mesi e mezzo di arresti domiciliari. I Diana, difesi dall’avvocato Carlo Destavola, ‘testimonial dell’Antimafia’ gestiscono un gruppo imprenditoriale che opera in vari settori, tra cui la società Erreplast. I beni dissequestrati si riferiscono ad aziende e attività ubicate nella zona di Gricignano d’Aversa (Caserta).
Napoli - "Sono cose che capitano... a Napoli sono morti i bambini che non c'entravano".… Leggi tutto
Undici tifosi della Salernitana sono stati colpiti da provvedimenti di Daspo a seguito dei disordini… Leggi tutto
“Senza confini” è il tema della quarta edizione di “Grande Musica a San Giorgio” che… Leggi tutto
Un letto rovesciato a bloccare una porta, resti umani e oggetti quotidiani fermi nel tempo:… Leggi tutto
Quattro serate nel segno di Roberto Murolo. Sono quelle programmate nei mesi di maggio e… Leggi tutto
Nel pomeriggio di ieri, un 50enne di Giugliano in Campania è stato arrestato a Casapesenna… Leggi tutto