“La criminalità oggi continua a fare affari. E tutto ciò va a discapito dei bambini che vengono sfruttati e privati del proprio futuro. Dobbiamo lottare per invertire questa tendenza e non rendere vano il sacrificio di mio figlio Gigi, ucciso giovanissimo dalla violenza della Camorra”. Lo ha detto Maria Rosaria Evangelista, mamma di Luigi Sequino, vittima innocente della Camorra insieme con Paolo Castaldi. Entrambi caddero sotto i colpi dei killer, il 10 agosto 2000, nel quartiere Pianura di Napoli. La mamma di Luigi Sequino è intervenuta a margine del convegno “Guerre innocenti in Campania e Sudan” che ha chiuso la prima giornata del Festival di Giornalismo Civile Imbavagliati al PAN di Napoli. Il convegno, promosso dalla Fondazione Polis per le vittime innocenti della criminalità e i beni confiscati, e’ dedicato alla strage degli innocenti e all’infanzia violata. L’iniziativa è finalizzata a raccogliere idee per la stesura di una proposta di legge regionale dedicata all’infanzia e alla promozione dei punti lettura per bambini da 0 a 6 anni. “Ciò che noi proponiamo oggi – ha ricordato Don Tonino Palmese, vicario episcopale del settore carità e giustizia della diocesi di Napoli – e’ stato in parte già realizzato da numerose realtà che si impegnano sui territori, a San Giovanni a Teduccio come a Forcella come in altri contesti della città. Non siamo di fronte a un’utopia, noi ce la possiamo realmente fare. Per riuscirci, occorrono tre ingredienti fondamentali: imparare un mestiere, avere e portare avanti un’idea e voler bene agli altri. E questi tre elementi, oggi, ci sono tutti”. La seconda parte del convegno e’ stata dedicata al “Sudan: bambini in trincea” con i giornalisti testimoni Abdelaziz Yakub (Sudan) e Jok Madut Jok (Sudan del Sud). “Negli ultimi 5 anni – ha detto Yakub – c’e’ stata una vera e propria opera di militarizzazione dell’infanzia. Circa l’80% dei soldati attivi in Sudan ha oggi tra i 14-18 anni e non combatte solo in Sudan ma anche in altri teatri di guerra sparsi in Africa e nel Medio Oriente”. Tra gli ospiti anche Enzo Nucci, corrispondente Rai per l’Africa Subsahariana, che ha ricordato che attualmente ci sono oltre 19.000 bambini soldato in Sud Sudan su una popolazione di 13 milioni di abitanti. “Anche se e’ stata firmata la pace – ha chiosato il giornalista – continua a crescere l’arruolamento forzato”.
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