Oggi 23 settembre, il grande cantautore e chitarrista statunitense Bruce Springsteen compie 70 anni. ‘The Boss’ e’ senza dubbio uno dei piu’ rappresentativi musicisti rock del mondo, nonche’ uno dei principali narratori – attraverso i suoi testi – della societa’ statunitense. Nato nel 1949 a Long Branch, e’ cresciuto a Freehold, cittadina operaia del New Jersey, da un padre di origini iralndesi e olandesi e una madre di origini italiane. La sua famiglia, che faceva parte della working class statunitense, dovette attraversare in piu’ occasioni condizioni economiche precarie, che racconto’ nelle sue canzoni diventando uno dei massimi narratori di questa classe sociale americana. Dopo aver acquistato una chitarra nel 1963, Bruce Springsteen inizio’ a studiare con passione: colpita dall’impegno, la madre gli regalo’ una chitarra elettrica con amplificatore. Influenzato dalla musica rock statunitense e soprattutto inglese trasmessa dalle emittenti radio di New York e Filadelfia, Springsteen inizio’ a suonare fin da adolescente in alcuni piccoli gruppi locali e arrivo’ a fondare la band degli Steel Meel (che significa acciaieria), con cui arrivo’ a suonare in locali del Greenwich Village a New York e in locali del mondo hippie in California. La band si sciolse nel 1971. L’esodrio discografico di Springsteen risale al 1973 con la canzone ‘Greetings from Asbury Park’, il cui titolo fa riferimento alla localita’ di villeggiatura del New Jersey in cui il cantante individuo’ le proprie radici. Il disco vendette appena 25 mila copie, ma la critica favorevole e le numerose esibizioni fatte da Springsteen contribuirono alla sua notorieta’, che da quel momento inizio’ a crescere. Gia’ lo stesso anno esce infatti pubblico’ un secondo disco, ‘The wild, the innocent and the E Street shuffle’. Nel 1974, dopo aver cambiato diversi elementi del gruppo, la band che accompagnava Springsteen inizio’ a farsi chiamare E Street Band. Proprio nel 1974 avvenne un evento singolare, che segnera’ la carriera di Springsteen: mentre si trovava con la sua band a fare da spalla a Bonnie Raitt in Massachusetts, il pubblico inizio’ a chiedere una sorta di “rovesciamento dei ruoli”, chiedendo a Springsteen di tornare sul palco. I giornali locali si occuparono del fatto che colpi’ i critici musicali e fece impennare le vendite del Boss. Nel 1975, dopo 18 mesi di lavoro, la pubblicazione dell’album ‘Born to Run’, ritenuto uno dei piu’ significativi della carriera di Springsteen e dell’intera musica rock. Proprio sul “futuro del rock” si baso’ la promozione dell’opera, che riusci’ ad arrivare ai mezzi di comunicazione di massa grazie a diversi concerti da tutto esaurito. Questo disco, rispetto agli altri del Boss, e’ caratterizzato da sonorita’ piu’ strettamente rock. Dopo una pausa dovuta a un contenzioso con il paroliere Mike Appel, nel 1978 usci’ il quarto album di Springsteen, ‘Darkness of the Edge of Town’. Dopo di esso pubblico’ gli album ‘The River’ e ‘Nebraska’, che colpi’ per i toni piu’ cupi rispetto agli altri lavori. L’apice del successo del Boss arrivo’ pero’ nel 1984, con l’album ‘Born in the Usa’, trainato dall’omonima canzone. Il disco arrivo’ a vendere rapidamente 30 milioni di copie in tutto il mondo, divenendo un successo globale. La canzone mette in evidenza il lato oscuro del “sogno americano”, ma venne percepita dagli ascoltatori soprattutto come una canzone patriottica. E’ del 1987 ‘Tunnel of love’, in seguito al quale iniziarono una serie di cambiamenti nella vita di Springsteen che portarono anche a un raffreddamento sul lato creativo, come dimostrano i due album ‘Human Touch’ e ‘Lucky Town’, usciti entrambi nel 1992 e diversi nella sonorita’: leggero il primo, piu’ grezzo il secondo. Nel 1994 compose ‘Streets of Philadelphia’, colonna sonora del film ‘Philadelphia’, con cui vinse il premio Oscar per la migliore canzone. Nel 2001, dopo gli attentati dell’11 Settembre che portarono tra le altre cose all’abbattimento delle Torri Gemelle a New York, Springsteen compose la canzone ‘My City in ruin’, che canto’ in apertura di un programma a reti unificate per raccogliere fondi dopo la tragedia. L’ultimo album di Springsteen, ‘Western Stars’ e’ stato pubblicato nel 2019 e tocca tematiche tipiche degli Stati Uniti: le autostrade sconfinate, i grandi deserti, l’isolamento e l’importanza delle comunita’.
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