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Bambini picchiati in una scuola di Recale: gli avvocati fanno causa al ministero

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L’insegnante era stata arrestata nel maggio 2016, sulla base dei filmati registrati in classe con le telecamere installate dai carabinieri. Il periodo analizzato era dall’ottobre 2015 al marzo 2016. La misura cautelare ai domiciliari era stata poi sostituita con la revoca della licenza di insegnamento.
È iniziato ieri, nel Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, il processo a Rosa Vallone, l’insegnante arrestata il 9 maggio del 2016 nell’ambito di una inchiesta della locale procura con l’accusa di avere insultato e picchiato i suoi piccoli alunni della prima elementare nella scuola elementare Falcone di Recale, nel Casertano. La donna venne denunciata in seguito alle segnalazioni della dirigente scolastica e di diversi genitori. Gli avvocati di parte civile delle famiglie dei ragazzini, Salvatore Gionti e Carmen Posillipo, hanno citato il ministero della Pubblica istruzione indicandolo come responsabile civile in quanto datore di lavoro dell’insegnante.
Ieri è stata presentata la lista dei testi e ad aprile, quando ci sarà l’udienza successiva, saranno ascoltati i carabinieri della polizia giudiziaria che hanno condotto le indagini e saranno esaminati i filmati delle videocamere installate in classe, ovvero i video che sono il perno dell’accusa e che hanno ripreso i comportamenti della docente in classe nel periodo tra l’ottobre 2015 e il marzo 2016. La donna era stata inizialmente reclusa agli arresti domiciliari ma successivamente la misura cautelare venne commutata in revoca della licenza di insegnamento per un anno, al termine del quale la donna sarebbe andata in pensione.


Articolo pubblicato il giorno 18 Settembre 2019 - 15:08

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