I servizi di sicurezza ad Avellino verranno rafforzati anche perché il rischio infiltrazioni criminali da fuori provincia è alto. E’ quanto emerge alla luce delle ultime vicende di cronaca che hanno visto un attentato dinamitardo all’auto di un imprenditore, alcuni veicoli crivellati di proiettili e l’assessore alla ‘Sicurezza’ del Comune di Avellino, Giuseppe Giacoppe, aggredito sotto casa. Tutto in una settimana. Ad annunciare le nuove iniziative in difesa della città ci pensano il prefetto di Avellino, Maria Tirone, e il questore, Luigi Botte, al termine delle celebrazioni in onore di San Michele Arcangelo, patrono della Polizia di Stato, che si sono tenute presso la Chiesa del Rosario di Avellino. “Le forze di Polizia hanno dimostrato un’ottima capacità di reazione – spiega il prefetto Tirone. C’è massimo impegno da parte di tutti e i servizi sono stati rinforzati”. Sulla situazione di allarme sicurezza che si registra in città il Prefetto sottolinea: “L’Irpinia non è un’isola felice e sono sempre stata la prima a sostenerlo. Esistono fenomeni localizzati e vanno contrastati”. Poi l’annuncio: “Stiamo per stipulare altri protocolli di legalità. La criminalità si contrasta anche espellendo dall’economia locale quelle realtà imprenditoriali che possono essere esposte a rischio infiltrazioni”. Anche da parte della Polizia c’è la massima attenzione con il Questore, Luigi Botte, che annuncia il trasferimento del reparto prevenzione dal Vallo di Lauro ad Avellino: “Abbiamo bisogno di essere più operativi in questo momento”. Mentre sugli ultimi episodi di cronaca il timore è ci possano essere infiltrazioni da fuori provincia. “Quanto accaduto ci induce a pensare all’intromissione della criminalità organizzata. L’Irpinia non è esente da questi fenomeni”. La Polizia di Stato non abbasserà la guardia, ma il Questore rivolge il suo messaggio a tutti i cittadini: “Devono ribellarsi a questi fenomeni. E’ necessario un risveglio culturale”
Articolo pubblicato il giorno 30 Settembre 2019 - 15:08