Un programma con i due amici in poltrona da casa. Era l’idea da realizzare insieme, che Gianni Boncompagni aveva accennato a Renzo Arbore nell’ultimo periodo. “Non c’è stato il tempo di approfondirla” spiega al Prix Italia il conduttore di Indietro tutta, che dedica a tutte le invenzioni e il percorso artistico del suo ‘complice’ per oltre 20 anni in radio e in tv, “tra invenzioni, scoperte e malefatte”, ‘No non è la Bbc’, serata evento in onda il 26 settembre alle 21,05 su Rai2. “Non sarà il solito programma commemorativo con la gente seduta a parlare, sarà uno show divertente – assicura Arbore, anche autore con Barbara Boncompagni (figlia di Gianni), Ugo Porcelli, Giorgio Verdelli e Luca Nannini – riserverà sorprese fin da una trovata che si scoprirà in apertura. Per realizzarlo ci siamo chiesti come Gianni avrebbe amato essere ricordato. Lo abbiamo fatto alla maniera sua… e un pò alla maniera mia “. “Grazie a Renzo e Carlo (Freccero, direttore di Rai2,) -dice Barbara Boncompagni- chi meglio di loro poteva conoscere lo spirito di mio padre, e in questo programma c’e’ tutto” . Freccero era “un fan di Boncompagni, ancora prima di conoscerlo, mi aveva conquistato con la sua forza innovativa – spiega il direttore di Rai2 -. per i suoi 80 anni gli regalai una mitria vescovile… ne fu entusiasta”. Protagoniste nel programma tante chicche d’archivio, dai loro rivoluzionari programmi come Bandiera Gialla (1965 – 1970) e Alto Gradimento (dal debutto nel ’70 e’ andato avanti a più ondate fino a inizio anni ’80, con un ritorno nel 1998), a tante sorprese, come “la partecipazione a Canzonissima, dove, per uno sketch con troppa carta igienica nel 1971, ci cacciarono per cinque anni dalla tv” o il filmato del primo incontro tra Gianni Boncompagni e Raffaella Carrà per un’intervista scherzosa sulla scalinata di Piazza di Spagna: “mi ricordo di quella volta, prima di andare Gianni era scocciato… non sai mai quello che il destino ti riserva” commenta sorridendo Arbore, che regala in conferenza stampa tanti esilaranti aneddoti. Raffaella Carrà sarà anche tra gli ospiti della serata, dove non mancheranno testimonianze, fra gli altri, Giancarlo Magalli, Fabio Fazio, Piero Chiambretti e di artiste lanciate da Boncompagni, come Ambra Angiolini Claudia Gerini, Sabrina Impacciatore e Lucia Ocone. “Hanno tutte tanta gratitudine per Gianni” dice Arbore, che commenta anche la famosa trovata dell’auricolare a Non e’ la Rai per Ambra: “Fu un’invenzione geniale, Gianni le diceva anche cose sbagliate, per vedere come reagiva sul momento”. Boncompagni che aveva conosciuto Arbore nel 1964 fra i banchi di un esame per programmatori di musica alla radio, era “un uomo coraggioso, utopista della bellezza, vispo, ‘scetato’ come dicono a Napoli, odiava il banale e tutto ciò che non era avanti e a volte, per questo, gli dicevo apposta battute ancien règime” spiega l’amico. Arbore non ricorda grosse liti con lui, ma tra i ricordi più belli “c’è una risata, fino alle lacrime, che ci ha fatto fare insieme quel genio che era Mario Marenco”. Esiste un erede dello stile Boncompagni – Arbore? “Un pò Fiorello, perché improvvisa come facevamo noi, basta andare in una sua trasmissioni e vedi quanta energia c’é. Ora gli auguro il meglio per l’avventura che sta per cominciare su rai Play. Parlando della sintonia che avevo con Gianni, la ritrovo molto anche in Lillo e Greg”. Il conduttore torner° su Rai2 a dicembre per due serate dedicate a Renato Carosone, e poi ci sono altre idee, “nel segno della tv che piace a me, quella soft”.
Articolo pubblicato il giorno 25 Settembre 2019 - 17:19