Cesa. Cinque persone, tra cui il sindaco, dirigenti, tecnici amministrativi del Comune di Cesa risultano indagati nell’ambito di una inchiesta della Procura di Napoli Nord dove si ipotizzano i reati di abuso d’ufficio, abuso edilizio, falsità materiale commessa da pubblico ufficiale, falsità materiale commessa da privato e truffa, per fatti risalenti al 2016. Il tutto ruota attorno ad alcune sanatorie edilizie concesse dall’amministrazione comunale al titolare di un immobile sequestrato oggi dai carabinieri di Aversa e Cesa. Gli indagati, a vario titolo, avrebbero emesso tra l’altro un falso bollettino di pagamento di 7.000 euro per condonare un immobile da destinare poi a rivendita di attività di concessionaria auto in via Caravaggio. Il gip ha accolto la richiesta della Procura della Repubblica di Napoli Nord che ha coordinato le indagini con l’acquisizione di tutti gli atti documentali e amministrativi. Insieme al primo cittadino, Enzo Guida, sono coinvolti nell’inchiesta il capo dell’Utc, Luigi Massaro, e il dirigente amministrativo dell’ente locale, Salvatore Sarpo. Le accuse di falso, abuso d’ufficio, abuso edilizio e truffa sono contestate a vario titolo anche al titolare dell’attività, l’imprenditore di Sant’Antimo Giovanni Cammisa, e a un tecnico di parte, Tammaro Massaro. La somma della quale si è persa ogni traccia si aggira intorno ai 7.500 euro.
Articolo pubblicato il giorno 25 Settembre 2019 - 14:55 / di Cronache della Campania