A vincere la XIII edizione del Concorso Poesia “Pasquale Fortunato”, dedicato quest’anno alla memoria di Annarita Antonia Barletta, le rime Nel Cilento della tua giovinezza, di Rosanna Petraglia per la sezione lingua italiane e 1gr. di Gennaro Carrano per la sezione vernacolo. Con le seguenti motivazioni espresse dal presidente di giuria don Enzo Morabito: 1 gr. L’autore esprime sentimenti, emozioni, pensieri e tante fragilità che svuotano di senso la sua vita. Si sente solo! E’ una solitudine che lo inabissa nel nulla. Ma dopo il peregrinare tra ansie e rimorsi, illusioni e solitudini, intravede una luce calda e intensa: È il cuore di mamma! La sua presenza severa e dolce alimenta la gioia di essere figlio e lo struggente desiderio di poterla ancora abbracciare. Nel Cilento della tua giovinezza: il testo è una descrizione carica di empatia, ricca di legami affettivi, ravvivati nel commosso e grato ricordo. Le parole costruiscono mirabilmente una cornice variegata di colori resa bella e luminosa dalla natura. Una memoria paterna, sempre viva, commossa e riconoscente, intenerisce e rincuora l’animo.
A valutare le poesie in gara la giuria di qualità composta da don Enzo Morabito, parroco della chiesa di San Giovanni Battista di Sapri, Evidea Ferrara, dirigente scolastico, Gaetano Bellotta, giornalista ed insegnante, Rocco Ettorre, presidente dell’associazione “Valorizziamo Caselle”, ed organizzatore del concorso poesia “Abele Parente” a Caselle in Pittari, Vincenzo Folgieri regista e attore e Paola Tangradi, presidente della Pro-Loco “Buxentum”.
Si sono classificate al secondo e al terzo posto, sezione lingua italiana Credo in te, parola, di Paola Marozin; Avanza la sera, di Mario Senatore. Nella sezione vernacolo Sirinata, di Pepe Biagio e Nisciuno è uguale a n’ato, di Irene Girolama Silvestri.
ruLa serata conclusiva si è svolta il 7 agosto 2019 nella piazza antistante la Chiesa di Santa Marina, una serata piacevole e ricca di atmosfera, che ha avuto un graditissimo ospite speciale, l’attore Ciro Cascina, che ha divertito e intrattenuto il pubblico interpretando tre poesie della tradizione napoletana, “Io vulesse truva’ pace”, di Eduardo De Filippo;”’E ccose ‘mpruvvisate” di Raffaele Viviani e “LA livella”, di Totò. A declamare le poesie in gara due lettori d’eccezione, da Maria Giovanna Bruno e da Angelo Risi. Il premio cultura quest’anno è stato assegnato a Raffaele Riccio, docente di Storia e Filosofia autore del libro: “Mangiar sano con la dieta mediterranea: la cucina del Cilento. Piatti, tradizioni popolari e curiosità gastronomiche”. L’intrattenimento musicale, del gruppo Ettorre Music Friends, è stato curato dalla Maestra Daniela Ettorre.
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