Il progetto UP&Down nasce nel 2015 dalla collaborazione tra Paolo Ruffini e la compagnia teatrale Mayor Von Frinzius, uno straordinario esempio di teatro integrato composta in prevalenza da attori disabili. Si tratta di un progetto cross-mediale che si realizza su tre espressioni artistiche: una teatrale, una cinematografica e una editoriale. Il cuore pulsante del progetto è lo spettacolo teatrale, in cui Paolo Ruffini va in scena con alcuni degli attori della compagnia (cinque con Sindrome di Down, uno affetto da autismo e uno in carrozzina). Insieme realizzano uno strepitoso varietà, scorretto e irriverente, che interrompe le liturgie teatrali e spezza i pregiudizi del pubblico, riuscendo ad emozionare, a divertire e a commuovere.
Debutta nel 2018 con un tour che riscuote grande successo e proprio durante quel periodo vengono realizzate le riprese del Documentario dal titolo UP&Down – Un Film Normale che diventa un’indagine sulla normalità e che racconta sul grande schermo proprio questa impresa fuori dal comune. Infine, nel 2019, prima della ripresa del tour, Paolo Ruffini pubblica il libro La sindrome di UP – edito da Mondadori– in cui descrive l’esperienza tracciando un percorso verso la felicità attraverso quanto condiviso con i suoi compagni di viaggio.
LO SPETTACOLO TEATRALE
Un happening comico, disobbediente e commovente, che ha come filo conduttore le relazioni, tra cui la relazione con le emozioni, con il tempo, con la diversità. Attraverso il filtro dell’ironia si indaga l’abilità e la disabilità alla felicità. Una rappresentazione dai connotati surreali e dagli sviluppi inaspettati con una forte connotazione d’improvvisazione, che interrompe le liturgie teatrali e offre al pubblico una vera e propria esperienza in cui le distanze tra palcoscenico e platea si annullano, e alla fine attori e spettatori si trovano per condividere un gesto rivoluzionario: un grande abbraccio. Il tour 2018 ha visto andare in scena 50 repliche in 42 teatri, con un
totale di 38 sold out e oltre 45mila biglietti venduti. Lo spettacolo ha calcato le scene dei più prestigiosi teatri italiani, come il Sistina e il Brancaccio di Roma, il Politeama di Genova, l’Alfieri
di Torino, il Verdi di Firenze. Proprio quest’ultima replica è andata in onda in prima serata su Italia1
il 25 dicembre 2018, registrando oltre un milione di telespettatori. Per il tour 2019 sono previste 70 repliche in 60 teatri diversi. Per le tappe estive del tour sono previsti, tra gli altri, il Maschio Angioino di
Napoli, la Versiliana, il Verdura di Palermo, l’Arena del Mare di Genova, il Follonica Summer Festival.
Per le tappe invernali, invece, lo spettacolo tornerà a Milano al Teatro Nuovo, allo storico Teatro Verdi di Firenze e ancora nelle maggiori città dello stivale.
La regia è firmata da Lamberto Giannini, e sul palco insieme a Paolo Ruffini e agli attori della Compagnia Mayor Von Frinzius, c’è Claudia Campolongo al Pianoforte.
UP&DOWN – UN FILM NORMALE
Dal progetto UP&DOWN è nato un film le cui immagini sono state girate nel corso del tour nei teatri di tutta Italia. Le telecamere hanno rubato i momenti dietro le quinte, le prove, i viaggi, raccontando in modo autentico – e privo difiction – a relazione tra Paolo e i ragazzi. UP&Down – Un Film Normale è un’indagine sulla normalità, raccontata attraverso gli occhi di attori straordinari: dei “super-eroi sbagliati” con il potere inconsapevole di compiere l’impossibile. La pellicola – prodotta da Non c’è Problema, Laser Film, Fenix Entertainment e Agnus Dei Production e distribuita da Fenix Entertainment – nel 2018 ha ricevuto il Premio Kinèo con Miglior
Documentario per il Sociale all’interno della 75a Mostra Internazionale del Cinema di Venezia e una menzione speciale per il sociale sia ai Nastri d’Argento che alla rassegna Alice nella Città – Festa del Cinema di Roma.
LA SINDROME DI UP – IL LIBRO
Nel libro, edito da Mondadori, Paolo Ruffini descrive La Sindrome di UP come il talento di saper approfittare della felicità, che ha imparato da persone con Sindrome di Down. Racconta la meraviglia che risiede nella fragilità, nella libertà di essere ultimi, nel valore di essere unici, ripercorrendo le tappe del progetto UP&DOWN attraverso una sorta di quaderno degli appunti, con note, riflessioni e interviste ai suoi compagni di viaggio.
“Essere UP è la condizione che caratterizza maggiormente le persone chehanno la Sindrome di Down. Non so perché, sarà nel DNA, in quel cromosoma in più, ma è così. Per loro è più facile essere felici.
Hanno una fiducia, una confidenza con la felicità che a me spesso manca. Forse perché per un’anomalia genetica hanno scoperto tesori inestimabili: la manifestazione dell’affettività, la risata contagiosa, la predisposizione
al sorriso, il piacere di stare insieme, la meraviglia per le piccole cose.”
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