Tifosi laziali, ma anche stranieri, rendono omaggio sui social network a Fabrizio Piscitelli, l’ex capo ultras della Curva Nord della Lazio conosciuto con il soprannome di Diabolik e ucciso con un colpo di pistola oggi pomeriggio nel parco degli Acquedotti a Roma. “Il tuo nome, le tue gesta, il tuo vivere ultras resterà eterno”, scrive un supporter biancoceleste su Twitter. “La morte ti ha preso alle spalle, perche’ da davanti non aveva le palle. Ciao Diabolik”, gli fa eco un altro tifoso. Innumerevoli i messaggi di cordoglio, anche da parte dei cugini romanisti. “Onore per un grande avversario”, scrive un utente. “Rivali allo stadio, amici sempre”, aggiunge un altro giallorosso. Per qualcuno Diabolik e’ stato “un grande ultras che ha fatto un’epoca che ha reso ai suoi tempi quella curva una delle più belle al mondo”. Altri, invece, si mostrano critici. “Era l’ex capo di un banda di balordi – scrive un tifoso laziale -. Grazie a lui la Lazio stava per finire nelle mani dei mafiosi, e sempre grazie a lui, abbiamo preso centinaia di multe per atteggiamenti violenti da parte dei “tifosi”. “Adesso vacci tu sui santini mortuari. Firmato: Anna Frank”, chiosa un utente ricordando gli adesivi antisemiti affissi dai tifosi biancocelesti nella Curva Sud romanista. Fabrizio Piscitelli, capo ultras della Lazio conosciuto come ‘Diabolik’, era seduto su una panchina quando e’ stato ucciso con un colpo di pistola alla testa. Il corpo del 53enne, colpito nel parco degli Acquedotti a Roma, e’ ancora riverso accanto alla panchina. Il killer, che secondo testimoni indossava una tuta da jogging, si e’ avvicinato alle sue spalle. Ancora da chiarire se l’aggressore fosse a volto coperto. Per gli inquirenti ‘Diabolik’ probabilmente aveva appuntamento con qualcuno.
Urla e insulti dei tifosi della Lazio contro i giornalisti presenti al parco degli Acquedotti, in zona Tuscolana, dove poco dopo le 19 con un colpo di pistola ravvicinato alla testa e’ stato ucciso l’ex capo Ultra’ della Lazio Fabrizio Piscitelli, conosciuto come Diabolik e in passato implicato in una vicenda di droga. Le indagini della Squadra Mobile sul delitto sono coordinate dalla Dda della procura della Capitale. L’uomo che poco dopo le 19 ha sparato alle spalle di Fabrizio Piscitelli, conosciuto come Diabolik, era a piedi vestito da runner per confondersi tra i tanti che nel pomeriggio fanno jogging al Parco Acquedotti. Questo quanto emerge dalla prima ricostruzione dell’omicidio in base alle prime testimonianze acquisite dalla polizia.
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