Un ricco programma caratterizza la trentanovesima edizione della ‘Festa del vino’ di Castelvenere in provincia di Benevento, in programma da venerdì 23 a domenica 25 agosto. Il ‘Comune più vitato del Sud’ si prepara a vivere uno degli eventi clou del dossier di ‘Sannio Falanghina’. Organizzata dalla Pro Loco, con la collaborazione del Comune di Castelvenere, la festa offrirà l’opportunità di degustare le etichette delle dodici aziende locali che partecipano alla rassegna. Un tour che si snoderà nell’intero centro storico, partendo dall’area delle suggestive cantine tufacee e giungendo fino a piazza Mercato, cuore del borgo medievale, percorrendo il dislivello attraverso la torre dedicata a Venere, simbolo dell’identità castelvenerese. Lungo il percorso si potranno conoscere le potenzialità dei vini ottenuti dalle uve maggiormente coltivate in paese: falanghina e aglianico e poi l’antica camaiola (confusa con la barbera piemontese, da qualche mese si è avviato il percorso con l’obiettivo di iscrivere il vitto al Registro nazionale con il suo nome originario), coda di volpe, fiano e greco e la misteriosa agostinella. Un tuffo tra vini diversi, patrimonio inestimabile di un territorio e di una comunità la cui storia è da sempre legata alla viticoltura e alla produzione del vino. Nell’anno della ‘Città europea del vino’, la centralissima piazza San Barbato ospiterà, invece, lo spazio ‘Falanghina D’Amare’, con i sommelier della delegazione sannita dell’Ais che faranno degustare le etichette Falanghina del Sannio Doc delle aziende operanti nei cinque Comuni di ‘Sannio Falanghina’ (oltre a Castelvenere le realtà di Guardia Sanframondi, Sant’Agata dei Goti, Solopaca e Torrecuso). In questo stesso spazio, nelle serate di sabato 24 e domenica 25 agosto, si consumerà anche l’iniziativa ‘Castelvenere ospita Bacoli’, avvio di un percorso di gemellaggio e azione promozionale che vedrà il piccolo centro sannita lavorare in sinergia con la cittadina che sorge nel cuore dei Campi Flegrei. L’amministrazione e la comunità di Bacoli sarà attivamente presente all’evento promuovendo un piatto preparato utilizzando un prodotto ittico quale le cozze abbinate alla cicerchia, un antico legume che in questi ultimi anni si va rivalorizzando grazie all’impegno della condotta flegrea di Slow Food, che ne ha fatto una Comunità del Cibo. Il legame tra Castelvenere e Bacoli mira anche a far conoscere le potenzialità di quella vasta area del territorio castelvenerese il cui suolo è dominato dal tufo grigio dell’Ignimbrite Campana, il prodotto della maggiore eruzione esplosiva avvenuta circa 39.000 anni fa nell’area campana, da un centro ubicato nei Campi Flegrei. Proprio per questo, nella serata di venerdì (ore 20,30) negli spazi dell’Enoteca culturale si svolgerà la degustazione guidata ‘Vulcanica Falanghina’, un confronto a bottiglie coperte tra le etichette Falanghina del Sannio Doc e Campi Flegrei Doc Falanghina.Una seconda degustazione guidata è programmata per domenica 25 (sempre nell’Enoteca culturale, con inizio alle 20,30) e sarà dedicata a ‘Le terre della Camaiola’, un confronto, ancora una volta a bottiglie coperte, tra etichette prodotte da uve provenienti dalle diverse zone dell’areale telesine dove questo antico vitigno è particolarmente diffuso. Tra gli eventi spicca anche l’incontro promosso nell’ambito del Progetto Biowine (BIOlogical Wine Innovative Environment), previsto come momento inaugurale della Festa per venerdì 23 agosto (ore 18). Biowine prevede il trasferimento di know-how e di strumenti già sperimentati sui temi dell’innovazione tecnologica, della tutela dell’ambiente e del marketing territoriale. Gli enti detentori della ‘buona pratica’ sono i Comuni dell’area di produzione della Docg Conegliano-Valdobbiadene, in provincia di Treviso, territorio recentemente riconosciuto Patrimonio mondiale dell’Umanità dall’Unesco. Le realtà del Sud della Penisola impegnate a recepire e adattare ai propri territori queste pratiche appartengono al territorio del Sannio (Castelvenere, Sant’Agata de’ Goti, Solopaca e Guardia Sanframondi, che riveste anche il ruolo di ente capofila del progetto), all’Irpinia (Castelfranci), al Cilento nel salernitano (Caggiano e Sant’Angelo a Fasanella) e alla Val d’Agri, in provincia di Potenza (Roccanova e Grumento Nova). A contornare il tutto una ricca proposta gastronomica e un programma musicale che prevede l’esibizione di gruppi nell’area del Teatro comunale all’aperto e di artisti che animeranno i vari scenari della Festa
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