Antonello De Rosa ed il Teatro dei Barbuti, binomio vincente che prosegue subito dopo il successo di critica e pubblico ottenuti durante la terza edizione della rassegna “Aspettando i Barbuti”. L’artista salernitano, in attesa dell’apertura del laboratorio “Vivi il Teatro” di settembre presso l’auditorium del centro sociale e gli impegni con la casa di reclusione Icatt di Eboli e la Uildm, salirà sul palco di Largo Barbuti giovedì 8 e sabato 10 agosto (ore 21.15): rispettivamente, nella veste di regista e direttore, con la Compagna San Lazzaro in “L’avara vedova” e con Vladimir Luxuria in la “Ballata degli esclusi”. “Sono partito dall’Avaro di Molière. Il personaggio principale – racconta Antonello De Rosa – è Don Arpagone, un padre appunto tirchio. Ho creato un percorso, una volta deceduto Don Arpagone, dove rimane la vedova che porta avanti la storia: caratterialmente simile al marito. L’obiettivo è quello di sistemare le due figlie a due uomini ricchissimi per un matrimonio di convenienza. Durante lo spettacolo non mancherà un po’ di popolarità all’interno, mischiando anche le cose, in modo tale che la madre di questi due ragazzi sia una cara amica della vedova: raccontando il suo naufragio a bordo di una nave che viaggiava verso Napoli e la convinzione di aver perduto per sempre i propri figli. A casa dell’avara, invece, s’incontrano questi ragazzi: sconosciuti l’uno all’altro così come la stessa madre. Si tratta, insomma, di una sorta di c’è posta per te. Si ricuciono i rapporti, lei rimane tirchia, – prosegue l’attore e regista salernitano – la consuocera molto ricca, il matrimonio resta intatto ed il rapporto con la comare si intensifica per la questione dei soldi. Da non sottovalutare anche una litiga straordinaria a causa di una pastiera. Le motivazioni? Gli ingredienti. Infine, la possibilità di far scoppiare addirittura la terza guerra mondiale. Ma la comare risponde che una guerra può essere fatta solo per i soldi. In merito alla Ballata degli esclusi con Vladimir Luxuria, si tratta di un recital su Fabrizio De Andrè. Tra una esibizione canora e l’altra della stessa Vladimir, il sottoscritto interverrà in maniera molto semplice e cercando di mettere insieme i pensieri del cantautore ligure. Il pubblico – conclude De Rosa – potrà godere di una ampia scaletta dove ci sarà spazio per tutti”.
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