“Piume di Diamante” è il titolo del libro, edito attraverso la piattaforma di self-publishing Youcanprint, che, come recita la sinossi, racconta “Sette frammenti di vita e di legittima ricerca della felicità nonostante gli sgambetti dell’esistenza. Sette modi di essere nel mondo con tenacia, trasformando le smorfie di dolore in sorrisi e il veleno in medicina”. Eleonora, Valeria, Claudio, Giusi, Gloria, Lisa, Tania, raccontano un piccolo pezzo del loro percorso, della loro sfida con la disabilità e l’esistenza, ma lo fanno, appunto, come “piume di diamante”. Il diamante, infatti, è un elemento nativo, il più duro che ci sia. Viene generato all’interno del ventre della terra a grandi profondità e lì ha tempo e modo di nutrire la propria forza, riemergendo dall’oscurità. Ma anche questo materiale può avere fragilità, irregolarità, che ne alterano l’apparente perfezione, e punti critici, che lo espongono al rischio di rottura: sono le piume, che si intravedono al di sotto della superficie. Le piume, poi, rappresentano anche l’approccio degli autori alla propria condizione esistenziale, un contatto lieve che non abdica mai al sorriso ed alla voglia di lottare e sperare, nonostante le inevitabili cadute ed i colpi duri. Anime delicate come fiori ma forti e temprate come l’acciaio, come verrebbero definite dal copione della pellicola del 1989, Steel Magnolias, diretta da Herbert Ross e tratta dal dramma teatrale di Robert Harling.
“Quello che vorremmo trasparisse dalle nostre parole ed arrivasse ai lettori – sottolineano Eleonora e Valeria – e che una Rinascita è sempre possibile, che dietro ogni limite si nasconde un’opportunità”.
Il libro rappresenta, in qualche modo, un’evoluzione rispetto ai frammenti di vita confluiti e raccontati nel blog Ali di porpora .
“Ali di Porpora – continuano gli autori – nasce dall’idea di voler donare al mondo occhi nuovi coi quali guardare la disabilità, trasformando la concezione che essa rappresenti una condizione insuperabile. In onore di quest’idea abbiamo capito che era giunto il momento di raccogliere in un libro i frammenti delle nostre storie, simbolo di quella rinascita che segna le tappe della nostra lotta e del nostro esistere. In questo senso, noi stessi mostriamo al mondo in quanti modi può essere vissuta e affrontata la malattia e la disabilità”.
Nascono così, come recita ancora la sinossi, “Sette modi di raccontarsi e di raccontare la disabilità fuori dagli stereotipi, dal già visto e sentito, tenendo lontani i toni acclamanti del supereroe, quelli pietistici dello sfigato colpito da una tragedia biologica e dalla malasorte. Sette tessere di un puzzle multicolore che tenterà di farvi immergere in un caleidoscopio di colori e di emozioni: il riso, il pianto, l’empatia, la rabbia, la frustrazione, la meraviglia, la gioia e tanto altro. Per poi scoprire, attraverso una sorta di illuminazione, l’Araba Fenice che alberga in ognuno di noi”.
Il libro è anche disponibile, in formato cartaceo ed e-book, negli store: Hoepli, Mondadoristore, Libreriauniversitaria, LaFeltrinelli, IBS.
Articolo pubblicato il giorno 1 Agosto 2019 - 11:03