I politici danesi non prendono sul serio l’interessamento del presidente americano Donald Trump per l’acquisto della Groenlandia, territorio autonomo danese. Secondo il deputato Soren Espersen, del Partito del Popolo, si tratta di una cosa “assolutamente folle”, si legge sul Jyllands Posten. Il Wall Street Journal ha riportato la notizia, che secondo alcuni consulenti di Trump potrebbe anche essere soltanto un gioco, oppure potrebbe avere l’obiettivo di rafforzare la presenza degli Stati Uniti nell’Artico. “Se fosse vero che sta lavorando a questa idea, sarebbe la prova definitiva che sta impazzendo – ha dichiarato Espersen – Direi che la sola idea che la Danimarca possa vendere 50mila dei suoi cittadini agli Stati Uniti è assolutamente folle”. L’ex premier danese Lars Lokke Rasmussen ritiene che si possa trattare soltanto di uno scherzo. Su Twitter ha scritto “Deve essere un pesce d’aprile, ma totalmente fuori stagione”.- Rasmus Jarlov, del Partito Conservatore, è scettico. “Non accadrà mai, scordatevelo”. Per Michael Aastrup, del partito liberale Venstre, la Groenlandia “non è in vendita. I tempi in cui qualcuno poteva comprare territori e persone è finito da tanto. Spero che il nostro governo lo dica in maniera decisa a Trump quando sarà in visita in Danimarca (il mese prossimo ndr), a nome dei danesi”, ha scritto su Twitter. – Il socialdemocratico Martin Lidegaard ha sottolineato che l’acquisto potrebbe trasformarsi in una militarizzazione dell’isola, privando i residenti della loro indipendenza. L’idea di acquistare la Groenlandia, però, non è nuova tra i presidenti americani, ricorda il Guardian che parla dell’intensione del presidente Harry Truman nel 1946 di acquistare la zona dalla Danimarca per 100 milioni di dollari. Offerta rifiutata.
Articolo pubblicato il giorno 16 Agosto 2019 - 11:38